Dom. Set 1st, 2024
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Stipendi Infermieri: aumenti medi di 156 Euro per quasi 600mila dipendenti. Un Piano per fermare la fuga dalle corsie. Sarà vero?

La stagione dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego si apre ufficialmente oggi con un focus cruciale: il personale sanitario. Questa volta, saranno proprio infermieri, tecnici di laboratorio e impiegati amministrativi, quasi 600mila dipendenti in totale, i primi a sedersi al tavolo negoziale con l’Aran, l’Agenzia che rappresenta il governo nelle trattative.

Aumenti medi di 156 Euro

Secondo le stime preliminari, l’aumento medio per gli infermieri sarà di 156 euro. Questo rappresenta un miglioramento rispetto all’ultimo contratto (2019-2021), dove gli aumenti tabellari oscillavano tra i 60 e i 98 euro. Tuttavia, grazie a fondi specifici destinati all’indennità di “specificità”, i compensi complessivi degli infermieri erano già saliti fino a 175 euro. Questi aumenti sono stati riconosciuti anche per ricompensare lo straordinario impegno durante la pandemia di COVID-19.

Affrontare il burnout e la fuga del personale.

Il nuovo contratto dovrà affrontare un problema significativo emerso con forza dopo la pandemia: il burnout del personale infermieristico. Turni massacranti, orari lunghi e retribuzioni relativamente basse hanno portato a un’emorragia di infermieri dal servizio pubblico. Le Regioni, che fungono da datori di lavoro, hanno riconosciuto il “logoramento del personale” dovuto a questi fattori, evidenziando l’aumento delle dimissioni e l’intenzione di lasciare il lavoro tra gli operatori sanitari.

Questo livello di allarme è particolarmente preoccupante per un Paese come l’Italia, dove la popolazione continua ad invecchiare e la domanda di servizi sanitari è destinata a crescere. Le Regioni hanno avvertito che il sistema sanitario potrebbe non essere in grado di rispondere adeguatamente a queste sfide future.

Il Piano per il benessere degli Infermieri.

Con 1,5 miliardi di euro destinati al comparto, il nuovo contratto prevede un aumento salariale del 5,78%. Tuttavia, le trattative si concentreranno anche su altre questioni cruciali, come le condizioni di lavoro del personale. Le Regioni hanno richiesto esplicitamente l’inclusione di norme volte a migliorare il benessere psicofisico degli operatori sanitari. Combattere lo stress, la depressione e il burnout sarà essenziale per trattenere i professionisti e garantire un servizio sanitario efficiente e sostenibile.

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