Dom. Set 1st, 2024
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Gli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario continuano a crescere in modo preoccupante. Da Nord a Sud, negli ospedali italiani, e in particolare nei Pronto Soccorso, infermieri, medici e altri operatori sanitari affrontano un rischio costante di aggressioni, spesso di natura fisica. Durante la settimana di Ferragosto si sono verificati sei gravi episodi di aggressione, confermando il carattere endemico del problema.

Il presidente nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, ha sottolineato come la violenza contro gli operatori sanitari sia ormai una realtà quotidiana, lamentando una situazione che sembra fuori controllo nonostante gli sforzi legislativi e i tentativi di aumentare la sicurezza. Anche il segretario nazionale del sindacato Anaao-Assomed, Pierino De Silverio, ha espresso preoccupazione, dichiarando che il personale sanitario si sente abbandonato e minacciato, richiedendo un intervento urgente per garantire la loro sicurezza.

Tra gli episodi più recenti:

  • Castellamare di Stabia (NA), 15 Agosto: Un uomo di 62 anni ha distrutto con una mazza da baseball parte del Pronto Soccorso, colpendo anche la scrivania di un medico che stava visitando sua figlia. Dieci infermieri, un medico e una guardia giurata hanno cercato di fermarlo, riportando tutti un forte stato di agitazione.
  • Viareggio (LU), 15 Agosto: Un autista del 118 è stato aggredito da un giovane straniero durante un intervento di soccorso, semplicemente per avergli suggerito di chiamare il 112.
  • Galatina (LE), 16 Agosto: Un infermiere è stato colpito con calci e pugni da un accompagnatore di una paziente, che ha minacciato anche un medico.
  • Foggia, 17 Agosto: Un infermiere di triage è stato schiaffeggiato da un paziente che voleva saltare la fila.
  • Monfalcone (TS), 18 Agosto: Un familiare ha distrutto una porta e minacciato il personale sanitario per poter vedere la sua compagna ricoverata, venendo poi arrestato.
  • Crotone, 18 Agosto: Due medici e due infermiere sono state aggredite da una donna che pretendeva un trattamento prioritario per un suo familiare.

In tutti questi casi, il personale sanitario è rimasto ferito, sia fisicamente che psicologicamente. Nonostante l’introduzione di pene più severe e la qualifica di pubblico ufficiale per gli operatori sanitari, la violenza sembra inarrestabile.

Anelli ha richiesto un ulteriore incremento dei presidi di sicurezza nei Pronto Soccorso e negli ospedali, un appello sostenuto anche dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha riconosciuto la necessità di un ulteriore sforzo per proteggere coloro che sono in prima linea nella cura della salute pubblica.

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