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Assistenza Infermieristica al Paziente con Ictus Cerebrale.

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L’ictus cerebrale, una patologia che può colpire individui di qualsiasi età, ha spesso un legame stretto con lo stile di vita del paziente e può comportare deficit neurologici significativi e talvolta irreversibili. Il ruolo dell’infermiere è cruciale nella gestione e nella riabilitazione di questi pazienti. Di seguito, viene esaminata l’importanza dell’assistenza infermieristica, il processo di accertamento e la pianificazione assistenziale in un caso clinico.

Tipi di Ictus

Ictus Ischemico

Rappresenta circa l’80% dei casi ed è causato dall’occlusione parziale o completa del lume vasale dovuta a placche ateromasiche o trombi, spesso associati a ipertensione cronica.

Ictus Emorragico

Rappresenta il restante 20% dei casi e consiste nello stravaso di sangue nel cervello, conseguente alla rottura di una parete vasale a causa di aneurisma, ipertensione e/o malformazioni arterovenose.

Deficit Neurologici Causati dall’Ictus

L’ictus può comportare una varietà di deficit, tra cui:

  • Deficit motori: Formicolii, emiparesi, emiplegia.
  • Problemi di coordinazione: Vertigini, perdita di equilibrio.
  • Disturbi della deglutizione e del linguaggio.
  • Problemi visivi: Perdita di metà del campo visivo o visione sdoppiata.
  • Attacco Ischemico Transitorio (TIA): Sintomi transitori che scompaiono entro un’ora o un giorno.

Ruolo dell’Infermiere

Accertamento Infermieristico

Dopo il trasferimento del paziente nell’Unità Operativa di Geriatria, l’infermiere deve:

  • Rilevare i parametri vitali: Pressione arteriosa, saturazione, frequenza cardiaca e respiratoria, temperatura corporea.
  • Valutare il dolore, il livello di ansia e lo status neurologico: Utilizzando scale validate come la Glasgow Coma Scale e la Mini Mental State Examination (MMSE).
  • Accertare il rischio di caduta: Ad esempio, con la Scala Conley.
  • Valutare la presenza di edemi, lesioni e altre patologie preesistenti: Utilizzando la Scala di Braden.

Stile di Vita del Paziente

Indagare le abitudini alimentari, l’occupazione, il contesto socio-familiare, e l’utilizzo di ausili per valutare i livelli di autonomia pre-attacco (Scala di Barthel).

Pianificazione Assistenziale

Caso Clinico: Signora Elisa

La signora Elisa, 84 anni, con un attacco ischemico stabilizzato, viene ricoverata in Geriatria. Parametri vitali rilevati:

  • Pressione Arteriosa: 160/90 mmHg.
  • Saturazione O2: 93% in aria ambiente.
  • Frequenza Cardiaca: 78 bpm.
  • Frequenza Respiratoria: 27 am.
  • Temperatura Corporea: 37.3 °C.
  • GCS: 11.
  • Dolore alla testa: 6 su scala NRS.
  • MMSE: 24 (compromissione lieve).
  • Conley: 2 (a rischio).
  • Braden: 18 (medio rischio).
  • Barthel: 75.
  • BMI: 28,50 (sovrappeso).

La paziente presenta deviazione della rima buccale sinistra ed emiparesi del soma sinistro. Ha una storia di ipertensione arteriosa cronica, ipercolesterolemia, deficit uditivo e miopia importante.

Diagnosi Infermieristica e Obiettivi

Diagnosi Infermieristica: Rischio di lesione correlato ad alterazioni della mobilità secondarie a Ictus cerebrale. Obiettivo: La persona non presenterà lesioni durante la degenza.

Pianificazione degli Interventi

  • Privacy e Informazione: Garantire la privacy e informare il paziente su ogni manovra.
  • Assistenza: Istruire l’uso del campanello per assistenza, garantire l’igiene personale e dell’unità di degenza.
  • Cambio di posizione: Cambiare la posizione ogni 2 ore, monitorare lo stato della cute, promuovere esercizi attivi e passivi.
  • Sicurezza del letto: Mantenere il letto nella posizione più bassa con le sponde sollevate, eliminare ostacoli ambientali.

Attuazione degli Interventi

  • Igiene e Privacy: Effettuare igiene delle mani, chiudere la porta e posizionare un paravento.
  • Spiegazione delle Manovre: Utilizzare parole semplici per spiegare le manovre.
  • Uso del Campanello: Posizionare il campanello vicino all’arto funzionante e verificarne l’uso.
  • Igiene Personale: Effettuare almeno una volta al giorno e monitorare la cute.
  • Cambio di Posizione: Utilizzare presidi adatti, monitorare le prominenze ossee e posizionare gli arti correttamente.
  • Mobilizzazione Graduale: Seduta graduale, monitoraggio della pressione arteriosa e colorito del viso.
  • Esercizi di Mobilizzazione: Promuovere esercizi attivi e passivi.
  • Sponde del Letto: Sollevare le sponde del letto per aiutare nella mobilità.
  • Eliminazione degli Ostacoli: Rimuovere tappeti, sedie, oggetti taglienti.

Verifica

La persona non presenta lesioni durante la degenza.

Prevenzione delle complicanze

L’assistenza infermieristica ai pazienti con ictus cerebrale è essenziale per garantire una riabilitazione efficace e prevenire complicanze. Attraverso un accertamento accurato e una pianificazione assistenziale mirata, l’infermiere può migliorare significativamente la qualità della vita del paziente.

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