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Assistenza Infermieristica al Paziente con Cirrosi Epatica.

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Valutazione Iniziale e Accertamento Infermieristico

L’infermiere svolge un ruolo fondamentale nella gestione del paziente con cirrosi epatica, combinando competenze tecniche, relazionali ed educative.

L’accertamento iniziale include la raccolta di informazioni dettagliate sui parametri vitali e sulle condizioni generali del paziente:

  • Pressione arteriosa (PA)
  • Saturazione dell’ossigeno (Sat. O2)
  • Frequenza cardiaca (FC)
  • Frequenza respiratoria (FR) e qualità del respiro
  • Temperatura corporea

Inoltre, l’infermiere monitora:

  • Colorito e livello di idratazione della cute
  • Condizioni del sensorio
  • Eventuale presenza di ascite ed edemi agli arti, misurandone la circonferenza
  • Rumori polmonari per rilevare eventuale edema polmonare
  • Valori ematici (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine, emoglobina, bilirubina e transaminasi)

Diagnosi Infermieristiche e Problemi Collaborativi

Utilizzando il modello bifocale Carpenito, l’infermiere formula diagnosi infermieristiche basate sui dati raccolti, identificando obiettivi specifici e pianificando interventi mirati. Inoltre, monitora le complicanze potenziali, collaborando con altri professionisti della salute per garantire una gestione completa del paziente.

Esempio di Piano Assistenziale per un Paziente con Cirrosi Epatica

Caso della Signora Giovanna:

  • Anamnesi: 68 anni, pensionata, ricoverata nel reparto di Medicina Interna con diagnosi di cirrosi epatica.
  • Accertamento Infermieristico:
    • PA: 165/90 mmHg
    • Sat. O2: 93% in aria ambiente (AA)
    • FC: 75 bpm
    • FR: 26 atti/min (am) con respiro superficiale
    • Cefalea di valore 5 sulla scala NRS
    • Oliguria
    • Ascite
    • Astenia
    • Nausea e inappetenza
    • Secchezza cutanea, ittero
    • Irrequietezza
    • Ansia lieve legata alla patologia

Diagnosi Infermieristica:

  • Rischio di infezione correlato a compromissione delle difese dell’ospite secondaria a malattia epatica.

Obiettivo:

  • La persona non presenterà segni e sintomi di infezione durante la degenza.

Pianificazione degli Interventi

  1. Garantire la Privacy:
    • Chiudere la porta della stanza di degenza e posizionare un paravento durante le manovre invasive.
  2. Informare il Paziente:
    • Spiegare al paziente con parole semplici le fasi e l’utilità delle manovre che si stanno per eseguire.
  3. Igiene Personale e dell’Unità di Degenza:
    • Garantire l’igiene personale quotidiana del paziente e mantenere pulita e asciutta la biancheria.
  4. Monitorare Parametri Vitali e Stato della Cute:
    • Controllare regolarmente i segni e sintomi di infezione, come dolore insolito, rossore, calore della cute, febbre, e variazioni nei parametri vitali.
  5. Tecnica Asettica nella Gestione dei Presidi Invasivi:
    • Assicurare l’uso di tecniche asettiche durante la gestione di presidi invasivi per ridurre il rischio di infezioni.
  6. Somministrazione della Terapia:
    • Somministrare correttamente la terapia prescritta dal medico, inclusa quella antibiotica, se necessaria.

Attuazione degli Interventi

  1. Igiene delle Mani dell’Operatore:
    • Effettuare l’igiene delle mani prima di ogni procedura.
  2. Garantire la Privacy:
    • Chiudere la porta della stanza e usare un paravento durante le manovre invasive.
  3. Informazione e Educazione:
    • Spiegare ogni procedura al paziente, usando parole adatte al suo livello di comprensione.
  4. Igiene Personale e Ambientale:
    • Assicurare l’igiene quotidiana del paziente e una corretta areazione dell’ambiente.
  5. Monitoraggio Regolare:
    • Controllare segni di infezione come febbre, aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, e cambiamenti nella cute.
  6. Tecnica Asettica:
    • Usare tecniche asettiche nella gestione dei presidi invasivi per prevenire infezioni.
  7. Somministrazione della Terapia:
    • Somministrare la terapia prescritta, seguendo le indicazioni mediche.

Verifica e Monitoraggio

  • Valutazione Continuità: Verificare che il paziente non presenti segni e sintomi di infezione durante la degenza.
  • Monitoraggio Continuo: Valutare regolarmente la risposta del paziente agli interventi e apportare modifiche se necessario per garantire una gestione ottimale della cirrosi epatica.

Conclusione

L’infermiere ha un ruolo essenziale nell’assistenza ai pazienti con cirrosi epatica, non solo nella gestione clinica ma anche nell’educazione del paziente e nella prevenzione delle complicanze. Un piano assistenziale ben strutturato e personalizzato, combinato con un continuo monitoraggio e supporto, può migliorare significativamente la qualità della vita del paziente e prevenire complicanze future.

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