Assistenti Infermieri vs OSS: perché gli Infermieri sono in rivolta?
Assistenti Infermieri: la nuova figura che fa infuriare gli Infermieri della base (e il dibattito è servito).
Era dai tempi del “badante abilitato a fare le punture” che in sanità non nasceva una polemica così accesa. Ora c’è un nuovo protagonista: l’Assistente Infermieristico, una figura che sta dividendo il mondo della sanità italiana. Ma cosa c’è dietro questo “mini-infermiere” che ha scatenato l’inferno?
Facciamo un passo indietro: cos’è esattamente?
Immaginate un OSS – quello che oggi aiuta i pazienti a lavarsi, mangiare e muoversi – che con un corso aggiuntivo di 500 ore ottiene il “superpotere” di fare alcune cose riservate agli infermieri. Sto parlando di somministrare farmaci (sotto supervisione), cambiare medicazioni semplici, gestire cateteri. Una specie di “super OSS”, insomma.
“Ma non è un infermiere!” – urla la categoria.
E qui casca l’asino. Perché mentre un infermiere vero fa 3 anni di laurea + eventuali specializzazioni, questo nuovo profilo avrebbe diritto a compiti delicati dopo un training che, fate due conti, dura meno del corso per prendere la patente nautica.
“È come se a un autista di autobus dessero un attestato di 20 ore e lo mandassero a pilotare un Airbus A380”, mi ha detto ieri un infermiere di un grande ospedale milanese, visibilmente arrabbiato.
Il lato economico della questione.
E qui veniamo al punto dolente: il portafoglio. Un OSS oggi prende 1.200-1.500€, un infermiere 1.600-2.000€. Indovinate quanto costerà questo ibrido? Poco più di un OSS, ma capace di fare (in teoria) parte del lavoro degli infermieri.
“Non è difficile capire perché gli ospedali, tra due anni, potrebbero preferire assumere due di questi invece che un infermiere laureato”, sbotta una caposala di Torino. “Risparmiano, e noi ci ritroviamo il triplo del lavoro di supervisione.”
La replica del Ministero.
“Dai, non facciamo catastrofismi”, dicono dal Ministero della Salute. L’idea sarebbe nobile: aiutare gli infermieri sovraccarichi e tamponare la carenza di personale (mancano all’appello 50mila professionisti). Peccato che nessuno abbia chiesto il parere a chi il lavoro lo fa davvero.
Cosa succederà ora?
- Gli infermieri promettono battaglia (e forse nuovi scioperi)
- I sindacati stanno preparando ricorsi
- Gli OSS più ambiziosi stanno già valutando se fare il corso extra
E voi cosa ne pensate?
È una soluzione pratica per aiutare gli infermieri o l’ennesimo taglio alla qualità della sanità?
Vi fareste curare da un “mini-infermiere” formato in 500 ore?
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