Assistenti Infermieri e il Contratto CCNL 2022-2024: Una Minaccia alla Professione Infermieristica?
Nel prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2022-2024 del Comparto Sanità gli Assistenti Infermieri percepiranno stipendi dell’ammontare quasi identico a quello degli Infermieri. Si tratta di OSS che seguiranno un corso professionalizzante e potranno applicare pratiche infermieristiche ai loro pazienti. A sto punto perché un giovane studente deve affrontare tre anni di Università per diventare Infermiere quando con un anno e mezzo di studio molto meno approfondito può diventare Operatore Socio Sanitario e poi Assistente Infermiere? Tra l’altro spendendo molto, ma molto meno?
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024 del Comparto Sanità introduce una novità che sta generando accesi dibattiti: gli Assistenti Infermieri, una nuova figura professionale che, dopo un corso professionalizzante, potrà svolgere alcune pratiche infermieristiche, percependo uno stipendio quasi identico a quello degli infermieri laureati.
Questa decisione solleva una domanda cruciale: che senso ha per un giovane affrontare tre anni di università e ingenti spese per diventare infermiere, quando con un anno e mezzo di studio e un investimento economico nettamente inferiore può diventare OSS e poi Assistente Infermiere?
Chi sono gli Assistenti Infermieri?
Gli Assistenti Infermieri sono OSS (Operatori Socio Sanitari) che, dopo un percorso di formazione aggiuntiva di circa 18 mesi, saranno abilitati a svolgere alcune pratiche infermieristiche sotto la supervisione di personale laureato. Questa figura è stata pensata per colmare il gap di personale sanitario e alleggerire il carico di lavoro degli infermieri, specialmente nei contesti in cui la carenza di personale è ormai cronica.
Un confronto tra due percorsi formativi
Infermiere:
- Durata degli studi: 3 anni di corso di laurea triennale.
- Costo: Spese universitarie, libri, materiale di studio e, in molti casi, trasferimenti o alloggi fuori sede.
- Formazione: Approfondita, con basi teoriche e pratiche su tutte le discipline mediche, infermieristiche e gestionali.
- Responsabilità: Elevate, con autonomia decisionale su piani assistenziali e attività complesse.
Assistente Infermiere:
- Durata degli studi: 1-1,5 anni di corso professionalizzante post-OSS.
- Costo: Inferiore rispetto all’università, con minori requisiti d’accesso.
- Formazione: Mirata e limitata a specifiche pratiche infermieristiche.
- Responsabilità: Svolge attività assegnate dagli infermieri, senza autonomia decisionale.
Uno stipendio quasi identico: la vera polemica
Il CCNL 2022-2024 prevede che gli Assistenti Infermieri percepiscano un salario molto vicino a quello degli infermieri laureati. Questa decisione è stata giustificata dalla necessità di rendere il settore sanitario più attrattivo per nuove figure professionali, ma rischia di svalutare anni di studio, sacrifici e competenze degli infermieri.
Il messaggio implicito è pericoloso: perché investire tempo e denaro in un corso di laurea quando un percorso più breve e meno oneroso può garantire quasi lo stesso riconoscimento economico?
Le conseguenze per la professione infermieristica.
L’introduzione degli Assistenti Infermieri potrebbe avere un impatto significativo sulla professione infermieristica:
- Svalutazione del titolo di studio: la percezione sociale e professionale degli infermieri potrebbe essere compromessa, rendendo la professione meno attrattiva per i giovani.
- Conflitti tra ruoli: la sovrapposizione di competenze rischia di creare tensioni tra infermieri e Assistenti Infermieri, con confini poco chiari sulle responsabilità.
- Carenza di infermieri laureati: con un percorso formativo meno impegnativo e stipendi simili, il numero di studenti che sceglieranno la laurea in infermieristica potrebbe diminuire drasticamente.
Un risparmio apparente per il sistema sanitario.
Dal punto di vista economico, l’introduzione degli Assistenti Infermieri potrebbe sembrare vantaggiosa: formare queste figure costa meno e richiede meno tempo rispetto agli infermieri laureati. Tuttavia, questa scelta rischia di trasformarsi in un risparmio a breve termine con conseguenze disastrose sul lungo periodo, sia in termini di qualità dell’assistenza sia di gestione del personale.
Qual è il futuro della professione infermieristica?
Per evitare che la figura dell’Assistente Infermiere mini il valore della professione infermieristica, è fondamentale:
- Rivedere la retribuzione: Assicurarsi che vi sia una chiara distinzione salariale tra infermieri laureati e Assistenti Infermieri, proporzionata alle competenze e alle responsabilità.
- Definire ruoli e competenze: Evitare la sovrapposizione di mansioni per garantire un rapporto armonico tra le due figure.
- Investire nella valorizzazione degli infermieri: Offrire incentivi economici, formazione continua e opportunità di crescita professionale per rendere la professione attrattiva.
Il valore della professione infermieristica non va svilito con l’Assistente Infermiere.
La figura dell’Assistente Infermiere può rappresentare una risorsa utile per il sistema sanitario italiano, ma solo se inserita in un contesto che tuteli il valore e il ruolo degli infermieri laureati. La domanda che resta, però, è: il sistema sanitario sta cercando di risolvere le sue carenze o sta semplicemente spostando il problema creando nuove divisioni tra professionisti?
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