ASIF. Presentato al Ministero della Salute “Libro Bianco” Malattie Epatiche.
Il Libro Bianco “Le malattie epatiche: definizione di ambiti e interventi per un approccio integrato” è stato realizzato dall’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato insieme ad altri enti. Si rileva il maggior peso della malattia metabolica del fegato e del consumo alcolico, proponendo possibili soluzioni
AISF – Presentato al Ministero della Salute il Libro Bianco sulle malattie epatiche: uno studio sui cambiamenti delle patologie del fegato per indirizzare adeguatamente le politiche sanitarie.
“Occorrono prevenzione della steatosi metabolica, politiche contro il consumo di alcol, screening per le epatiti, ricerca farmacologica, diagnosi precoce delle malattie rare, presa in carico dei pazienti sul territorio, accesso alle terapie innovative, omogeneità tra le regioni” sottolinea la Prof.ssa Vincenza Calvaruso, Segretario AISF
Le malattie del fegato stanno cambiando e rappresentano sempre più un’emergenza epidemiologica e clinica nel nostro Paese, con un forte impatto economico per il Servizio Sanitario Nazionale. Il progresso scientifico offre nuovi strumenti utili per diagnosi e terapie, ma servono politiche adeguate per favorire la prevenzione e la presa in carico dei pazienti con patologie epatiche. Per queste ragioni gli epatologi dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato – AISF hanno realizzato il Libro Bianco “Le malattie epatiche: definizione di ambiti e interventi per un approccio integrato”, presentato al Ministero della Salute.
LA SINERGIA LANCIATA DAL LIBRO BIANCO AISF – Alla realizzazione del Libro Bianco hanno collaborato gli specialisti della società scientifica insieme a enti istituzionali, associazioni di pazienti come EpaC ETS, giuristi, economisti. All’interno si affrontano le patologie del fegato, dalle epatiti virali alla steatosi epatica, dall’epatite alcolica alle malattie genetiche e rare, fino alle malattie autoimmuni e colestatiche, alla cirrosi epatica, alle neoplasie primitive e al trapianto di fegato. Ogni patologia si analizza dall’inquadramento epidemiologico a quello clinico e scientifico, riflettendo poi sulle necessità dei pazienti, sull’inquadramento normativo/regolatorio e organizzativo, per arrivare a delineare, con il supporto dell’analisi di dati ufficiali, raccomandazioni concrete per migliorare il percorso di cura e la gestione della patologia.
LE NOVITÀ EPIDEMIOLOGICHE – “Lo stimolo alla realizzazione del Libro Bianco è giunto dalla nuova epidemiologia delle malattie epatiche e dai nuovi strumenti disponibili – spiega la Prof.ssa Vincenza Calvaruso, Segretario Generale AISF – In passato, infatti, le epatiti virali rappresentavano la principale preoccupazione: oggi abbiamo strumenti straordinari a livello preventivo e terapeutico, come i vaccini per l’Epatite B e i farmaci DAA che permettono di eradicare l’Epatite C definitivamente, in poche settimane e senza effetti collaterali. Negli ultimi anni, invece, è cresciuto l’allarme sulla malattia metabolica del fegato e sul consumo alcolico, prima meno diffuse. La prevalenza della steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD), ad esempio, è aumentata dal 25.3% (1990-2006) al 38.2% (2016-2019). L’epatopatia alcol-correlata in Italia presenta la prevalenza più alta in Europa, pari al 16.1%”.
LA COLLABORAZIONE COME OBIETTIVO DEL LIBRO BIANCO – “Il Libro Bianco ha raccolto i dati sulla prevalenza e sull’incidenza delle malattie epatiche, ha messo a fuoco le criticità esistenti e ha lanciato alcune soluzioni, forte anche delle tante best practice locali che in questi anni sotto l’ombrello di AISF hanno sviluppato importanti filoni di ricerca scientifica – aggiunge la Prof.ssa Vincenza Calvaruso – Alla luce dei dati emersi, AISF propone alle istituzioni di collaborare per creare dei PDTA per le malattie epatiche, riconoscendo la specificità che contraddistingue le malattie del fegato. Dobbiamo impegnarci, tra le altre cose, su screening e trattamenti per le epatiti, prevenzione della steatosi metabolica, politiche per ridurre il consumo di alcol, ricerca farmacologica, diagnosi precoce delle malattie rare, presa in carico dei pazienti sul territorio, favorire l’accesso alle terapie innovative, omogeneità dei trattamenti tra le varie regioni”.
IL CONTRIBUTO DELLE ISTITUZIONI – “La salute del fegato è fondamentale per il benessere generale della popolazione, ma purtroppo rimane troppo spesso una questione trascurata nel panorama delle politiche sanitarie – afferma il Sen Gianni Berrino, Presidente dell’Intergruppo parlamentare ‘Epatiti virali e malattie del fegato’ – Questo libro bianco vuole porre l’accento sull’urgenza di affrontare seriamente il problema, a livello preventivo e terapeutico.Il documento evidenzia inoltre la necessità di implementare politiche sanitarie integrate, che coinvolgano tutti gli attori del sistema sanitario, dai medici di medicina generale agli specialisti, dalle associazioni di pazienti agli enti pubblici, tutti insieme per migliorare la diagnosi precoce e la gestione delle malattie epatiche. La presentazione del libro bianco segna l’inizio di una serie di iniziative destinate a sensibilizzare appunto il pubblico e a sollecitare un cambiamento nella gestione delle malattie del fegato, compresi noi parlamentari, al fine di garantire che le future scelte politiche sanitarie riflettano le reali necessità dei pazienti”.
“Aumento degli screening – dove possibile – prevenzione, promozione di corretti stili di vita, presa in carico dei pazienti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale: anche per quanto riguarda le patologie epatiche, sono questi, a mio giudizio, gli aspetti prioritari sui quali la politica deve confrontarsi e dare risposte – sottolinea l’On. Ilenia Malavasi, Membro XII Commissione, Affari Sociali, Camera – Se da un lato, infatti sappiamo che gli screening rappresentano uno strumento importantissimo di prevenzione ed educazione sanitaria, vediamo anche come l’adesione a questi sia molto differenziata sul territorio nazionale. Penso, per esempio, agli screening su epatite C, dove la mia Regione, l’Emilia-Romagna, fa segnare uno tra i migliori dati di copertura a livello nazionale, ma si parla comunque di circa il 40% della popolazione interessata. Anche per quanto riguarda la promozione di stili di vita sani, occorre certamente aumentare le risorse e le azioni conseguenti, pensando soprattutto al consumo di alcol, che si sta diffondendo sempre più, anche tra le fasce di popolazione giovanile, e che ha una ricaduta diretta rispetto a diverse patologie epatiche. Infine, occorre certamente lavorare sul tema dell’uniformità di assistenza sanitaria – diagnosi, presa in carico dei pazienti, trattamenti – sul territorio nazionale, non solo per una questione di equità e di giustizia, ma anche per contrastare il fenomeno della migrazione sanitaria, le trasferte che molti pazienti e le loro famiglie sono costrette a fare, rispetto alla propria residenza, per poter ricevere un’assistenza adeguata. Insomma, occorre accrescere sempre più la consapevolezza che, nonostante ci sia molto da fare per la salute del fegato, investire in salute paga sempre e questo è compito della politica”.
LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO BIANCO AL MINISTERO – Il Libro Bianco AISF è stato presentato al Ministero della Salute, in un appuntamento che nel calendario della società scientifica precede il 57° meeting annuale di Roma, in programma il 27-28 marzo presso l’Auditorium della Tecnica. Nell’incontro scientifico-istituzionale organizzato in partnership con Aristea International grazie anche al contributo non condizionante di Astrazeneca, Gilead Sciences, Ipsen sono stati tre i momenti chiave della giornata nel confronto costruttivo tra istituzioni e clinici. Presenti i componenti del Comitato Coordinatore AISF: la Prof.ssa Vincenza Calvaruso, Roberta D’ambrosio, il Prof. Giacomo Germani, Stefano Gitto, il Prof. Vincenzo La Mura, Giuseppe Marrone.
Ai contributi del Prof. Francesco Saverio Mennini, Capo del Dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio Sanitario Nazionale, Ministero della Salute; di Enrico Costa, International Affairs Department AIFA; della Prof.ssa Loreta Kondili, Centro Nazionale per la Salute Globale, Istituto Superiore di Sanità, è seguito un esame degli aspetti prettamente scientifici con la riflessione di clinici nazionali come il Prof. Alessio Aghemo, il Prof. Salvatore Petta, il Prof. Luca Valenti, il Prof. Marco Carbone, il Prof. Giuseppe Cabibbo, il Prof. Quirino Lai. Sono stati affrontati gli aspetti di farmaco-economia con il Prof. Eugenio Di Brino; l’impatto sulla previdenza sociale con Fabrizia Favalli (INPS) e Francesco Grippo (ISTAT); la cornice normativa con Rosanna Sovani dello studio legale LS Cube. Nella tavola rotonda istituzionale sul futuro delle epatopatie in Italia, insieme al Comitato Coordinatore AISF e al Presidente di EpaC ETS Ivan Gardini sono intervenuti il Sen. Gianni Berrino, il Sen. Raoul Russo, l’On. Luciano Ciocchetti, l’On. Francesco Ciancitto, l’On. Ilenia Malavasi, l’On. Andrea Quartini. A moderare la giornata il giornalista scientifico Daniel Della Seta.
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