Ven. Lug 26th, 2024

Antonio De Pace, femminicida la cui vicenda è tornata alla ribalta per motivi giudiziari di rivalutazione eventuale della sentenza con cui è stato condannato all’ergastolo, non è più infermiere dal momento stesso in cui sono state confermate le sue responsabilità nel gravissimo reato.

L’Ordine delle professioni infermieristiche di Vibo Valentia ha provveduto infatti alla sua radiazione dall’albo degli infermieri fin dal 2022, quando cioè, come prescrive la legge ordinistica, si è consolidata la condanna e, comunque, era già stato sospeso dalla professione all’epoca del delitto.

Questo Ordine ritiene necessario comunicare il suo intervento soprattutto per sottolineare che la professione di infermiere non può e non deve essere in alcun modo associata a situazioni che con essa non hanno niente in comune. Anzi, ne sono l’esatto opposto: l’infermiere assiste e difende le persone, se ne prende cura, mantiene secondo il suo Codice deontologico il decoro personale anche al di fuori della sua professione, non reca mai danno a chicchessia.

È sotto gli occhi di tutti l’opera degli infermieri che quotidianamente assistono e difendono la salute delle persone anche mettendo a rischio la propria e spesso purtroppo anche la stessa vita, come è stato evidente nella recente pandemia, in pieno sviluppo proprio nell’anno del femminicidio.

Questo Ordine vuole rassicurare i cittadini e gli assistiti che mai un individuo capace di simili azioni può e potrà essere considerato un infermiere.

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