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Anna, Infermiera in Ospedale: “amo il mio lavoro e vi spiego perché”.

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Anna, un’infermiera di un ospedale nel Varesotto, ha scelto di dedicare la sua vita alla cura dei pazienti. Da nove anni lavora in corsia, tra turni notturni, weekend e riposi saltati, ma nonostante tutto, non cambierebbe nulla della sua professione. “Sono esattamente nel posto in cui voglio essere, al fianco delle persone che si affidano a me”, afferma con convinzione. Lo riferisce lei stessa a VareseNews.it.

Il valore del lavoro in corsia: una vocazione profonda.

Anna non ha scelto la professione infermieristica per caso. Spinta da un’esperienza personale, ha deciso di dedicarsi alla cura degli altri. “Ho capito il valore emotivo e umano del prendersi cura delle persone. Ogni giorno in corsia mi rendo conto di quanto sia importante il mio impegno”, spiega. Nonostante i sacrifici in termini di vita privata, Anna trova la sua gratificazione nell’essere un punto di riferimento per i pazienti.

La bellezza della Professione Infermieristica: un tesoro nascosto.

Anna ricorda i suoi esordi quando il lavoro dell’infermiere godeva di maggiore popolarità: “Quando ho fatto il concorso, eravamo 5000 candidati. Oggi sembra che sia venuto meno l’appeal di questa professione, ma io continuo a trovare bellezza in ciò che faccio ogni giorno”. Durante la pandemia di COVID-19, ha imparato a comunicare con i pazienti attraverso gli occhi, scoprendo quanto fosse importante per loro sentirsi ascoltati e accuditi.

Infermieri: il punto di riferimento per il Paziente e la sua Famiglia.

Il ruolo dell’infermiere va oltre la semplice cura del paziente. “Quando un paziente arriva in reparto, non ci limitiamo a curare la sua malattia, ma consideriamo tutto il suo contesto familiare. Le diagnosi infermieristiche tengono conto di tutto l’ambiente del paziente”, afferma Anna. Gli infermieri sono un punto di riferimento non solo per i pazienti ma anche per le loro famiglie.

La forza del lavoro in equipe: la chiave per evitare il Burnout.

In un periodo di carenza di personale, Anna trova forza nel lavoro di squadra. “Il sostegno reciproco all’interno dell’equipe è fondamentale per risolvere i problemi e prevenire il burnout. Il nostro ruolo è complesso, ma è proprio in questa complessità che risiede il valore del nostro lavoro”, racconta. Nonostante le difficoltà, Anna non lascerebbe mai il suo lavoro in ospedale per andare all’estero, sottolineando come, oggi, lo stipendio sia dignitoso.

Fare la differenza nella vita degli altri: il motivo per cui scegliere la Professione Infermieristica.

Anna fatica a comprendere perché oggi la professione infermieristica attiri meno giovani. “Ho scelto di fare l’infermiera per una storia personale e ho capito che potevo fare la differenza per chi soffre. Forse i giovani di oggi non percepiscono appieno il senso profondo del prendersi cura degli altri”, riflette. Per lei, salvare vite non significa essere supereroi, ma avere le competenze per intervenire.

Un’artista della cura: l’Infermiere come custode del corpo umano.

Anna, nonostante i turni notturni, si sente fortunata a poter contare sul sostegno di chi le sta vicino. “Ho provato diversi lavori, ma oggi so con certezza di essere nel posto giusto e nel ruolo giusto. Come diceva Florence Nightingale, anche noi siamo artisti che lavoriamo con il corpo umano, il tempio dello spirito di Dio”, conclude.

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