Al Tribunale di Treviso anche gli Infermieri in supporto: emergenza personale nella Procura.

La grave carenza di sostituti procuratori e cancellieri al tribunale di Treviso ha portato, nelle ultime settimane, a una situazione inedita: per compensare la mancanza di personale, sono stati chiamati a lavorare nel tribunale alcuni dipendenti delle aziende sanitarie locali, inclusi infermieri e personale sanitario. Questo intervento si è reso necessario per evitare il collasso delle attività amministrative, ma ha sollevato non poche preoccupazioni per l’adeguatezza e l’efficacia di queste soluzioni temporanee.

La Situazione nel Tribunale

Attualmente, circa una decina di dipendenti delle aziende sanitarie locali, non solo amministrativi ma anche infermieri, sono stati assegnati alla gestione delle pratiche giudiziarie nel tribunale. Questo personale si occupa principalmente della creazione di fascicoli, della redazione di verbali e dell’aggiornamento degli atti. Le pratiche, tuttavia, accumulano ritardi significativi, con tempi di completamento medi di tre mesi. Le cause in questione riguardano per lo più il settore civile, come pignoramenti e recupero di crediti, che, sebbene meno delicate rispetto alle questioni penali, richiederebbero comunque personale specializzato.

Sciopero per la Giustizia e il Tribunale di Treviso

La mancanza di personale ha portato all’indizione di uno sciopero per martedì, in concomitanza con una mobilitazione nazionale contro il disegno di legge sulla riforma della giustizia, attualmente in discussione in Parlamento. Tuttavia, a Treviso lo sciopero si concentra principalmente sulle gravi carenze di organico e sulle condizioni di lavoro sempre più insostenibili.

Le attività giudiziarie verranno sospese in modo pressoché totale, con l’unica eccezione delle udienze che coinvolgono persone detenute. Questo blocco delle attività rappresenta un segnale chiaro della necessità di interventi strutturali immediati per risolvere il problema della carenza di personale e garantire il funzionamento regolare della giustizia.

Un’Organico Insufficiente

Il tribunale di Treviso è colpito da una cronica carenza di sostituti procuratori e cancellieri. Attualmente, vi sono solo undici sostituti procuratori attivi su un organico che ne prevede quattordici. Tre di loro si sono recentemente trasferiti ad altre sedi. Questo squilibrio diventa ancora più preoccupante se si considera la popolazione della provincia di Treviso, che conta quasi 900mila abitanti, con un sostituto procuratore ogni 81mila persone, rispetto alla media europea che prevede un magistrato ogni 4mila abitanti.

La situazione non è migliore per quanto riguarda i cancellieri, dove l’organico previsto è di 40 unità, ma sono presenti solo la metà: 20 cancellieri. Questo ha reso la gestione quotidiana delle attività di tribunale estremamente difficoltosa e inadeguata rispetto alle esigenze della provincia.

Un Sistema al Collasso

L’uso di personale sanitario per coprire le lacune nei tribunali è un segnale evidente di un sistema al collasso, non più in grado di assicurare servizi adeguati sia nella sanità che nella giustizia. Gli infermieri e il personale sanitario, pur essendo professionisti altamente qualificati nei loro rispettivi campi, non dispongono della formazione adeguata per gestire pratiche legali complesse, e la loro assegnazione a tali compiti evidenzia una gestione di emergenza che non può essere considerata una soluzione a lungo termine.

Il caso del tribunale di Treviso mette in luce la necessità urgente di riforme strutturali e di investimenti nel personale, sia a livello locale che nazionale, per prevenire il crollo di interi settori pubblici essenziali come la giustizia e la sanità.

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