AISI (Saccomanno-Onesti): «Grave preoccupazione per i tagli previsti nel nuovo Nomenclatore Tariffario, a rischio chiusura 27mila strutture private accreditate».
Sostegno alle denunce dell’UAP e delle altre sigle sindacali.
ROMA 13 NOV 2024 – AISI, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti (AISI), parte fondante dell’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata Accreditata (UAP), esprime pieno sostegno alle posizioni dell’UAP e delle altre sigle sindacali, in relazione ai contenuti della conferenza stampa tenutasi presso l’Università degli Studi di Roma ‘Guglielmo Marconi’, in merito ai rischi che il nuovo Nomenclatore Tariffario comporta per la sostenibilità del sistema sanitario privato accreditato in Italia.
AISI era presente all’appuntamento dello scorso 11 novembre con il suo Segretario Generale. dott. Fabio Vivaldi.
I vertici di AISI, per voce del Presidente Karin Saccomanno e del Direttore Generale Giovanni Onesti, si uniscono all’allarme lanciato in occasione dell’evento che si è svolto a Palazzo Odescalchi Simonetti, e denunciano con forza gli effetti disastrosi che le nuove tariffe rischiano di avere non solo sulle strutture accreditate, ma anche sull’intero Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
“Questi tagli tariffari sono insostenibili per il settore sanitario privato accreditato”, dichiara Karin Saccomanno. “La possibilità di coprire i costi di gestione viene compromessa, mettendo a rischio la continuità operativa di 27.000 strutture accreditate su tutto il territorio nazionale, nonché i posti di lavoro di oltre 350.000 professionisti del settore. Questo significa che la sanità italiana perderà risorse essenziali, penalizzando i cittadini”.
In linea con quanto affermato da UAP e dalle altre sigle sindacali, AISI denuncia un possibile aggravamento della problematica delle liste d’attesa: “Se le strutture accreditate non possono sostenere i costi, l’offerta sanitaria pubblica si troverà ulteriormente sovraccaricata, a danno di coloro che attendono diagnosi e cure”, aggiunge Giovanni Onesti. Le strutture accreditate ricoprono un ruolo fondamentale per il SSN, alleggerendo il sistema pubblico e garantendo l’accesso alle cure per milioni di cittadini.
RICHIESTA DI RIVALUTAZIONE DELLE POLITICHE DI SPESA SANITARIA – AISI si unisce al monito dell’UAP e chiede un’attenta rivalutazione del Decreto Legge in discussione: “Occorre che il governo riveda con urgenza le previsioni di spesa e il sistema dei rimborsi”, sostiene Saccomanno. “Le tariffe attualmente previste non rispettano i principi di universalità ed equità del SSN e rischiano di compromettere il diritto fondamentale alla salute dei cittadini italiani. Serve un impegno serio per garantire che il sistema di accreditamento non diventi un peso insostenibile per le strutture sanitarie private e, di conseguenza, per l’intero Paese”.
DIFESA DELLA QUALITÀ E SICUREZZA DEI SERVIZI SANITARI – AISI evidenzia anche la necessità di garantire standard di sicurezza e qualità nei servizi sanitari: “Non possiamo accettare che per i cittadini italiani il diritto alla salute venga sacrificato. La qualità del servizio e la trasparenza devono essere una priorità assoluta, e l’attuale scenario mette a rischio entrambi”, conclude Giovanni Onesti.
AISI e UAP, quindi, più che mai unite, rinnovano quindi l’appello al governo per una revisione immediata delle politiche tariffarie e per un piano di sostegno che mantenga viva e operativa la sanità privata accreditata, difendendo il diritto dei cittadini a un’assistenza sanitaria sicura e di qualità.
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