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AISI. Il Governo deve spiegare come le strutture sanitarie private possano interagire con l’FSE Elettronico.

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Salute, FSE Elettronico. Onesti (DG Aisi): «Ministero della Salute chiarisca in che modo le imprese sanitarie private interagiranno con il nuovo strumento».

Apprezziamo a pieno l’impegno del Governo, che corre veloce verso l’inevitabile evoluzione del mondo sanitario, nella speranza della lungimiranza delle scelte e del rispetto delle scadenze imposte dal PNRR.

«In merito al nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico, prendiamo atto dell’indispensabile evoluzione digitale in corso e apprendiamo, in queste ore, da parte delle istituzioni competenti, di quelle che saranno le aggiornate funzioni, come la possibilità di pagamento dei ticket sanitari, la prenotazione di visite ed esami, la scelta o revoca del medico e la consultazione dei referti.
Il termine per la piena entrata in vigore del nuovo Fse 2.0, totalmente votato alla rivoluzione tecnologica che gioco forza investe il mondo sanitario – già attivo per alcune funzioni, di tipo prevalentemente amministrativo, ma con differenze tra le varie regioni – è fissato dal Pnrr entro giugno 2026.
Per noi di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, si tratta di un argomento di grande interesse per le strutture che rappresentiamo e che merita, gioco forza, doverosi chiarimenti da parte del Ministero della Salute e di enti direttamente coinvolti come l’Agid, Agenzia per l’Italia Digitale».
Così Giovanni Onesti, DG di Aisi.
«Si prospetta l’indispensabile necessità, in tal senso, di comprendere quale sarà il ruolo riservato ai soggetti privati e ai soggetti privati accreditati, realtà che allo stato dell’arte sono da tempo fortemente impegnati in percorsi quotidiani, quali indagini sanitarie, analisi e visite sempre più specializzate.
E’ doveroso venire a conoscenza di quali saranno le modalità con cui queste imprese potranno interagire con il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico, legati come siamo, alla vecchia normativa, che prevede la possibilità di caricare i dati sia per le strutture pubbliche che per quelle private accreditate, mentre ad oggi sarebbero esclusi i “soggetti privati puri”, che smaltiscono però ogni giorno numerose visite e prestazioni diagnostiche.
Abbiamo bisogno di conoscere, in tempi rapidi, se per queste ultime realtà saranno previste novità concrete e modifiche della normativa, in modo da ottenere una loro partecipazione attiva al nuovo FSE, al pari degli altri.
Occorre quindi chiarire se saranno queste stesse aziende a cui facciamo riferimento a caricare dati e referti, oppure dovranno demandare l’incombenza al paziente, che lo farà direttamente o affiderà il compito al medico di base oppure al pediatra di libera scelta, nel caso dei minori.
Si tratta, da parte nostra, di quesiti più che legittimi, che abbiamo il dovere di porci, fermo restando di apprezzare a pieno l’impegno del Governo che corre veloce verso l’inevitabile cambiamento del mondo sanitario, che continua a investire tutti noi, addetti ai lavori nel proprio specifico ruolo e pazienti, nella speranza che tutto proceda come da previsioni, ovvero il rispetto delle scadenze annunciate.
Siamo certi che il Governo intenderà fare il possibile per ottemperare ai suoi impegni, ma non possiamo evitare di ricordare che le ingenti risorse messe a disposizione dal PNRR sono occasione da non sprecare per il futuro del nostro sistema sanitario e per la qualità della tutela della salute della collettività», conclude Onesti.

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