AISI chiede modifiche concrete al DDL Semplificazioni: “Doveroso equiparare, in termini regolatori, le farmacie dei servizi alle strutture sanitarie private. E’ un percorso che non può più essere rinviato”.

Saccomanno-Onesti-Vivaldi: “È necessario che le farmacie dei servizi rispettino i requisiti delle altre strutture sanitarie al fine di garantire servizi di qualità. Per questa ragione ci siamo battuti, attraverso il sostegno di tecnici ed esponenti politici che hanno sposato la nostra causa, alla formulazione degli emendamenti 25.4 e 25.5”.
ROMA 25 APR 2025 – AISI (Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti) ha contribuito a presentare due emendamenti di notevole rilevanza, all’interno del recente DDL Semplificazioni, che nello specifico riguardano l’articolo 25, concernente il delicato tema della Farmacia dei Servizi, battaglia che AISI porta avanti da tempo, sulla strada di una riforma che fin qui non è ancora giunta al termine e che riguarda la necessità, inderogabile che, le suddette strutture, se vogliono erogare le prestazioni previste, devono rispettare le regole vigenti per le altre imprese sanitarie.
Questi emendamenti, frutto di un lavoro congiunto con senatori di Forza Italia e Alleanza Verdi-Sinistra, mirano a garantire che le Farmacie dei Servizi, qualora vogliano offrire prestazioni medico/sanitarie, siano equiparate alle altre strutture della sanità privata.
La richiesta di AISI è chiara da tempo: affinché le farmacie possano operare nel settore sanitario con la stessa dignità e sicurezza delle strutture sanitarie private, è fondamentale che siano vincolate agli stessi requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi previsti dalla normativa vigente. Questo garantirà la sicurezza per i pazienti e l’efficienza dei servizi erogati, oltre a prevenire situazioni di concorrenza sleale con le altre strutture sanitarie pubbliche e private.
Uno dei punti centrali della posizione di AISI è che l’introduzione della “Farmacia dei Servizi” rischia di creare una grave disparità normativa tra le farmacie e le strutture sanitarie private autorizzate e accreditate, che attualmente devono rispettare oltre 420 requisiti di sicurezza e qualità per poter operare. Tali strutture, che agiscono da decenni come presidi di prossimità, sono obbligate a seguire rigide procedure per attivarsi o per poter ampliare la propria offerta di servizi sanitari, richiedendo sempre nuove autorizzazioni alle ASL, ai comuni o alle Regioni, dimostrando conformità a standard complessi.
Karin Saccomanno, presidente di AISI, esordisce così nella sua disamina: “Se davvero le farmacie vogliono avere la possibilità di erogare prestazioni sanitarie, ciò non può avvenire senza il rispetto degli stessi requisiti cui sono soggette le strutture sanitarie private. Non possiamo accettare che la sanità privata venga sottoposta a un doppio standard di controllo, mentre ciò non avverrebbe per il nuovo modello di farmacie. Chiediamo che le farmacie siano regolate in maniera equa e che garantiscano, per i cittadini, gli stessi livelli di sicurezza.”
Giovanni Onesti, direttore generale di AISI, aggiunge: “La nostra Associazione fa da tempo appello al buon senso del Governo, del Parlamento e del Presidente della Repubblica affinché si eviti una sperequazione ingiusta a favore delle farmacie, impedendo l’adozione di normative regionali autonome che possano aggirare la normativa nazionale, come il D.Lgs. 502/1992, che stabilisce regole chiare per tutte le strutture sanitarie autorizzate e accreditate. Questo emendamento rappresenta un passo fondamentale per fare chiarezza e uniformare il sistema sanitario. Le Farmacie dei Servizi devono integrarsi nel panorama sanitario con responsabilità e rispondere agli stessi criteri di qualità e sicurezza imposti alle altre strutture private. È un passaggio che non solo migliora la qualità dei servizi, ma anche la fiducia del cittadino nei confronti del sistema sanitario.”
Il dott. Fabio Vivaldi, segretario generale di AISI, sottolinea: “La nostra battaglia non si limita a una singola proposta. Siamo impegnati da tempo, insieme all’UAP (Unione delle maggiori sigle nazionali e regionali degli Ambulatori e Poliambulatori privati autorizzati e privati convenzionati), affinché venga riconosciuto un trattamento paritario per tutte le strutture sanitarie private. La nostra missione è quella di garantire qualità, sicurezza e accessibilità per i pazienti, attraverso una regolamentazione equa di tutti gli operatori.”
Il ruolo di AISI e delle imprese sanitarie private
La richiesta di AISI si inserisce in un più ampio contesto di impegno per la tutela delle strutture sanitarie private, per ottenere un’adeguata regolamentazione delle Farmacie dei Servizi. AISI ha sempre sostenuto la necessità di una regolamentazione chiara e uniforme che garantisca il rispetto dei diritti dei pazienti e il corretto funzionamento del sistema sanitario. La posizione è quella di equiparare le Farmacie dei Servizi alle altre strutture sanitarie private, affinché tutte le realtà possano competere con parità di condizioni, garantendo al contempo elevati standard di qualità.
Un futuro per la sanità privata degno di tal nome, nel rispetto delle regole che valgono per tutti, con i pazienti al centro di tutto, sempre e comunque
AISI continuerà la sua battaglia affinché la sanità privata possa operare in modo efficiente e con il giusto riconoscimento. Le modifiche proposte non sono un attacco “al nuovo che avanza”, ma un tentativo di miglioramento del sistema sanitario, affinché le Farmacie dei Servizi possano finalmente integrarsi nel tessuto sanitario nazionale con pari dignità, senza dimenticare, sia chiaro, e questo AISI non smetterà mai di sottolinearlo, che determinate prestazioni sanitarie dovrebbero rimanere, per legge, appannaggio di medici e infermieri, per la sicurezza stessa dei pazienti e della collettività.
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