A.O.R. San Carlo di Potenza: La FIALS/Confsal denuncia una gestione inefficiente che penalizza i lavoratori sanitari e i cittadini.
Risorse non utilizzate, carenza di personale e un appello urgente per un intervento decisivo.
La sanità lucana si trova a un bivio: da una parte, le solide basi poste dalla Regione Basilicata per migliorare il sistema sanitario. Tra gli interventi principali si segnalano la stabilizzazione del personale precario, che ha offerto continuità lavorativa e migliorato l’efficienza dei servizi; i concorsi unici regionali, che hanno garantito tempi di reclutamento rapidi e trasparenza; e la pianificazione strategica del fabbisogno triennale, mirata a organizzare con precisione le risorse umane necessarie per affrontare le esigenze del sistema sanitario. Dall’altra parte, le gravi carenze gestionali dell’A.O.R. San Carlo continuano a compromettere il diritto alla salute dei cittadini e le condizioni di lavoro del personale sanitario.
“La Regione ha compiuto passi significativi per garantire una sanità moderna e inclusiva,” afferma Giuseppe Costanzo, Segretario Provinciale Generale della FIALS di Potenza. “Tuttavia, la gestione del San Carlo deve trovare maggiore slancio per tradurre le risorse e gli strumenti disponibili in benefici concreti per operatori e pazienti.”
Un sistema che implode sotto il peso dell’inefficienza
L’analisi dei bilanci 2021-2023 dipinge un quadro preoccupante: 7,5 milioni di euro destinati alle assunzioni non utilizzati, di cui 4,5 milioni per la dirigenza sanitaria e 3 milioni per il comparto. Mentre i fondi rimangono inutilizzati, le strutture ospedaliere del San Carlo si trovano a fronteggiare quotidianamente una grave carenza di personale.
“Le difficoltà a reperire personale medico specializzato sono note,” prosegue Costanzo, “ma è inspiegabile la mancata applicazione di strumenti disponibili per altre categorie professionali, come le graduatorie di concorso, la stabilizzazione dei precari e l’istituto della mobilità. Questo immobilismo ha inciso direttamente sullo standard dei servizi sanitari.”
I professionisti della salute, che includono medici, infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari (OSS), tecnici, fisioterapisti e altre figure fondamentali, sono spesso costretti a turni prolungati e a operare in condizioni di crescente pressione. Questa situazione non solo compromette il loro benessere, ma anche la qualità dei servizi erogati. Le risorse, come il fondo per lo straordinario già destinato ai lavoratori, vengono erose per sopperire alle carenze di organico, sottraendo benefici a chi già opera in condizioni difficili. Gli OSS sono spesso chiamati a sostenere carichi aggiuntivi, mentre gli infermieri si trovano sempre più spesso a dover affrontare fenomeni di demansionamento, riducendo così l’efficacia del loro ruolo e la sicurezza operativa. “Questo non è solo un problema organizzativo: è una minaccia alla sicurezza,” sottolinea Costanzo.
Impatto diretto sulla qualità dell’assistenza
La gestione del San Carlo non si limita a penalizzare i lavoratori della salute: il vero prezzo lo pagano i cittadini lucani, costretti a lunghe liste di attesa, servizi ridotti e una sanità che non riesce a rispondere alle necessità del territorio. La mancata pianificazione delle risorse umane e la carenza di personale sanitario hanno aggravato le difficoltà organizzative, compromettendo la qualità dell’assistenza su più fronti. Questo problema non riguarda solo una singola categoria, ma tutto il sistema sanitario regionale, che soffre per mancanza di personale e inefficienze diffuse.
La FIALS chiede interventi immediati
Per risolvere questa situazione drammatica, la FIALS/Confsal propone una serie di interventi mirati:
- Un’ispezione immediata sull’operato dell’A.O.R. San Carlo per identificare le responsabilità della mancata spesa delle risorse.
- Proroga delle graduatorie in scadenza, come quella degli infermieri prevista per giugno 2025, per evitare il rischio di ulteriori vuoti di organico.
- L’immediata assunzione del personale, utilizzando le graduatorie esistenti, come previsto dal piano di assunzione del 2025, senza ulteriori ritardi e sfruttando le risorse già disponibili, per rispondere alle esigenze di un sistema sanitario che non può più attendere.
“Non possiamo continuare così”
“La gestione inefficace dell’A.O.R. San Carlo sta seriamente compromettendo il futuro della sanità lucana,” denuncia Costanzo. “Non possiamo più accettare che risorse preziose, destinate alle assunzioni e al miglioramento dei servizi, restino inutilizzate. Gli operatori sanitari continuano a lavorare in condizioni difficili per mantenere in funzione un sistema che fatica a reggere. È necessario un cambio di rotta immediato per garantire il diritto alla salute dei cittadini.”
La FIALS/Confsal si impegna a rappresentare con forza le voci di chi ogni giorno combatte per garantire un minimo di efficienza nel sistema sanitario lucano. “Abbiamo bisogno di una sanità che funzioni, per gli operatori e per i cittadini. Non c’è tempo da perdere: è in gioco il diritto alla salute di un’intera comunità,” conclude Costanzo.
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