CCNL Sanità Pubblica 2022-2024: L’autista soccorritore ignorato, UIL FPL dice “NO” alla firma.
La bozza del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Sanità Pubblica 2022-2024 ha sollevato forti critiche, in particolare per l’assenza del riconoscimento del profilo specifico di autista soccorritore, sostituito dalla generica figura di “Assistente Tecnico“.
Questa decisione, come sottolineato dalla UIL FPL, è considerata non solo inadeguata, ma anche una vera e propria presa in giro nei confronti di una categoria essenziale per il sistema sanitario e di emergenza.
Le criticità della bozza.
- Disparità di trattamento e svalutazione del ruolo
La scelta di delegare il riconoscimento del ruolo alla contrattazione aziendale rischia di creare disparità e disomogeneità, diminuendo il valore e l’importanza del lavoro svolto dagli autisti soccorritori. La mancanza di una definizione chiara e specifica del ruolo contribuisce a non valorizzare adeguatamente le competenze e le responsabilità uniche di questa figura professionale. - Una definizione generica e insufficiente
La decisione di introdurre la dicitura di “operatore tecnico specializzato” non rispecchia le reali competenze richieste per il lavoro di autista soccorritore. Come evidenziato dalla UIL FPL durante i confronti con l’Aran, questa soluzione è insufficiente e poco rappresentativa delle specificità di questa professione. - Il requisito del diploma e la svalutazione dell’esperienza
Nonostante il ruolo richieda competenze specifiche, è stato mantenuto il requisito del diploma di scuola secondaria superiore per l’accesso, senza considerare alternative più inclusive. La UIL FPL aveva proposto di eliminare questo vincolo, riconoscendo invece l’esperienza e le competenze acquisite sul campo, ma questa mediazione è stata ignorata.
Un messaggio chiaro: “No” alla firma.
Secondo la UIL FPL, questa scelta dimostra la mancanza di volontà di valorizzare e formalizzare il ruolo dell’autista soccorritore, nonostante il suo contributo essenziale al sistema sanitario. L’organizzazione invita i lavoratori a riflettere su questa situazione e sottolinea l’importanza di non accettare una bozza contrattuale che non tutela adeguatamente questa figura professionale.
La locandina conclude con un appello diretto: “Un’altra valida ragione per dire ‘NO’ alla firma!”, un invito chiaro a non approvare il contratto in queste condizioni.
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