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Sanità, Schillaci risponde a Fnomceo: “Incontro quotidianamente i medici, ma l’Ordine non è un sindacato”.

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“Io ho sempre incontrato i medici. Li incontro quotidianamente e quindi non ho problemi a confrontarmi né con i sindacati né con il rappresentante della Federazione degli Ordini. Ma un conto è essere il presidente della Federazione, un conto è fare il sindacato. Quindi vediamo chi incontrare e perché”. Con queste parole, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto all’appello di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo).

Anelli, nei giorni scorsi, aveva lanciato un messaggio forte e chiaro al governo, chiedendo un incontro urgente con il ministro per affrontare le crescenti difficoltà che affliggono i medici italiani. La categoria, stremata da anni di carichi di lavoro insostenibili, carenze di personale e difficoltà economiche, si prepara infatti alla mobilitazione per ottenere maggiore attenzione da parte delle istituzioni.

Le parole di Schillaci arrivano a margine della presentazione dei dati sui trapianti in Italia, evento durante il quale il ministro ha voluto sottolineare il suo impegno quotidiano per il dialogo con il personale sanitario. Tuttavia, ha ribadito la necessità di distinguere i ruoli tra chi rappresenta l’Ordine professionale e chi invece svolge attività sindacale.

Medici sempre più in difficoltà.

La richiesta di Fnomceo non è isolata, ma si inserisce in un contesto di crescente malessere all’interno della categoria medica. Tra turni massacranti, retribuzioni non adeguate e una burocrazia soffocante, i medici italiani denunciano da tempo una situazione insostenibile che rischia di compromettere la qualità delle cure offerte ai pazienti.

“La nostra professione è in grave difficoltà. Chiediamo al ministro di ascoltare le nostre ragioni e di agire con urgenza per evitare che il sistema sanitario collassi definitivamente”, aveva dichiarato Anelli.

Verso un possibile confronto?

Nonostante le precisazioni di Schillaci, il confronto con i rappresentanti dei medici potrebbe rappresentare un passo fondamentale per avviare una discussione costruttiva sulle problematiche del settore. La categoria, d’altra parte, sembra sempre più determinata a far sentire la propria voce, non escludendo azioni di protesta se le richieste dovessero restare inascoltate.

Resta da vedere se nelle prossime settimane si aprirà un dialogo concreto tra le parti, nell’interesse non solo dei medici ma anche di un sistema sanitario che necessita di interventi urgenti per tornare a garantire un servizio efficiente e universale.

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