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Milano, Infermiere vittima di aggressione omofoba: “ho risposto agli insulti e sono stato preso a pugni”.

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A Milano, un 45enne infermiere, Ivano Cipollaro, è stato vittima di un’aggressione omofoba nella notte tra sabato e domenica, mentre tornava a casa mano nella mano con il suo compagno. L’incidente è avvenuto in via Santa Rita, zona Barona, dove Ivano è stato insultato e picchiato da un gruppo di uomini.

Un Momento di Routine che si Trasforma in Violenza

Ivano, infermiere presso l’Ospedale San Carlo, aveva appena terminato il suo turno alle 21 e si stava godendo una serata tranquilla con il compagno in un ristorante sushi nella zona di piazza Miani. Dopo cena, i due stavano tornando a casa, camminando serenamente mano nella mano, quando sono stati avvicinati da un gruppo di cinque uomini italiani, tra i 30 e i 40 anni.

Uno di loro ha iniziato a lanciare insulti omofobi: “Ma siete seri? Lo state facendo veramente? Fate schifo, siete dei froci di m…”. Ivano, colto dalla rabbia per l’inatteso attacco verbale, ha risposto, dicendo: “Fatevi i c… vostri”. Ma le cose sono rapidamente degenerate.

L’Accusa di Violenza Fisica e Psicologica

Mentre Ivano cercava di difendersi con parole forti, il gruppo ha reagito in maniera aggressiva. Due degli uomini hanno cercato di separarli, ma uno di loro si è avvicinato con fare minaccioso e lo ha colpito con un pugno in testa. Dopo il colpo, il gruppo si è rapidamente allontanato.

Fortunatamente, il compagno di Ivano non è stato colpito, ma Ivano è rimasto visibilmente scosso e dolorante. Dopo aver chiamato il 112, è stata inviata una pattuglia di polizia e un’ambulanza che lo ha trasportato all’ospedale San Paolo. Qui Ivano è stato sottoposto a vari esami e osservato per sei ore a causa dei forti dolori e della pressione alta. La prognosi per il trauma cranico subito è stata di due giorni.

Un’Esperienza Terribile e la Forza di Denunciare

Questa aggressione è la prima volta che Ivano sperimenta una violenza omofoba diretta, ma non è la prima volta che ha vissuto discriminazioni, avendo subito bullismo durante gli anni scolastici. Nonostante lo shock e il dolore, Ivano ha deciso di fare una dichiarazione forte: “A chiunque dovesse trovarsi in una situazione simile voglio dire di essere forte, di continuare a essere se stessi, perché queste persone non vinceranno mai. E di denunciare sempre”, ha affermato.

Ivano ha annunciato di voler sporgere denuncia contro ignoti presso la Questura, cercando giustizia per quanto subito.

Solidarietà e Supporto dalla Comunità

Il racconto di Ivano ha suscitato una vasta ondata di solidarietà, sia sui social che tramite telefonate. Tra i messaggi di sostegno, Ivano ha ringraziato Luca Paladini, consigliere regionale del Patto Civico, che lo ha supportato pubblicamente, denunciando l’episodio e sottolineando un clima sempre più violento e discriminatorio nei confronti della comunità LGBT.

“Siamo ancora lontani dal mondo civile che desideriamo”, ha concluso Ivano, ma con la speranza che la denuncia e il suo coraggio possano aiutare a sensibilizzare la società contro l’odio e la violenza omofoba.

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