Manovra 2025, FNOPO: “Ennesimo schiaffo alla categoria delle ostetriche”.
La FNOPO (Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica) ha espresso forte sdegno per la notizia secondo cui, nella Legge di Bilancio 2025, il Governo sarebbe intenzionato a introdurre un emendamento discriminatorio che escluderebbe le ostetriche da agevolazioni fiscali previste per il lavoro straordinario degli infermieri.
L’emendamento contestato.
In particolare, l’emendamento in discussione introduce all’articolo 63 un comma che prevede:
“Un’imposta sostitutiva del 5% sul reddito delle persone fisiche e sulle addizionali regionali e comunali per il lavoro straordinario, ma solo per la categoria degli infermieri.”
Secondo la presidente della FNOPO, Silvia Vaccari, questa scelta rappresenta l’ennesima discriminazione nei confronti delle ostetriche e delle altre professioni sanitarie non incluse nel provvedimento.
La posizione della FNOPO.
Silvia Vaccari ha inviato una lettera ai vertici del Governo, sottolineando:
“La conferma di una tale previsione rappresenterebbe l’ennesimo schiaffo per la nostra categoria, che ha già subito assurde e ingiustificabili discriminazioni economiche nonostante le continue rassicurazioni del Governo.”
La presidente ha evidenziato come:
- Le ostetriche siano una figura fondamentale per la tutela della salute delle donne e per contrastare il preoccupante fenomeno della denatalità.
- La cronica carenza di personale nel SSN obblighi le professioniste a turni pesanti e al frequente ricorso al lavoro straordinario, svolto con grande senso del dovere.
- Escludere le ostetriche dalle agevolazioni fiscali rappresenterebbe non solo un danno economico, ma anche una mortificazione professionale.
Una richiesta di equità.
La FNOPO ha chiesto che venga riconsiderata la portata di questo emendamento e che venga evitata una misura che rischia di creare divisioni tra le professioni sanitarie:
“Non si fomenti inconsapevolmente, dalla politica, lotte intestine a fini elettorali tra i professionisti della salute, impegnati tutti a proteggere e tutelare la salute dei cittadini.”
Il contesto: carenze e diseguaglianze.
Il dibattito solleva nuovamente il problema delle disuguaglianze economiche e della mancata valorizzazione delle professioni sanitarie numericamente inferiori, come le ostetriche.
- La mancanza di investimenti e di politiche eque rischia di penalizzare ulteriormente categorie già sotto pressione nel sistema sanitario nazionale.
- La misura appare incoerente con il bisogno di un SSN inclusivo e funzionante, soprattutto in un contesto di emergenza legata alla carenza di personale.
La FNOPO invita il Governo a una riflessione profonda per garantire equità e rispetto a tutte le professioni sanitarie, riconoscendo l’importanza del ruolo delle ostetriche e mettendo fine a politiche discriminatorie.
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