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La Consulta boccia la Puglia: “non costituzionale che i concorsi della sanità siano gestiti da AReSS”. Infermieri e OSS preoccupati.

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Con la sentenza numero 202, depositata oggi, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune disposizioni contenute nell’articolo 2 della legge regionale numero 16 del 2024, approvata dalla Regione Puglia e successivamente impugnata dal Governo.

Il nodo della sentenza.

La normativa regionale aveva attribuito nuove competenze all’Agenzia regionale per la salute e il sociale (AReSS), inclusa la gestione dei concorsi pubblici in ambito sanitario. Tale decisione è stata giudicata incostituzionale dalla Consulta, che ha accolto le osservazioni del Governo, ritenendo che la legge violasse la ripartizione delle competenze stabilita dalla Costituzione. Ora sono a rischio i Mega-Concorsi per Infermieri e OSS, o comunque l’uscita dei relativi bandi non sarà più scontata o immediata.

Le motivazioni della Corte.

La Corte ha ribadito che la gestione dei concorsi sanitari deve rispettare i principi costituzionali di separazione dei poteri e di competenza esclusiva dello Stato in materia di organizzazione pubblica, nonché le regole generali sui concorsi pubblici stabilite a livello nazionale. Delegare tali competenze a un ente regionale come AReSS, senza una chiara cornice normativa, risulta dunque non conforme alla Costituzione.

Le conseguenze per la Regione Puglia.

La decisione della Consulta rappresenta un blocco significativo per la Regione Puglia, che dovrà rivedere le proprie modalità di organizzazione e gestione dei concorsi in ambito sanitario. Questa sentenza potrebbe anche avere un impatto sui concorsi già avviati o programmati secondo le nuove disposizioni, rallentando ulteriormente il processo di assunzione di personale sanitario.

Il contesto: la crisi del personale sanitario.

La bocciatura arriva in un contesto critico per la sanità pugliese, già alle prese con carenze di organico, lunghi tempi di attesa e difficoltà nel reclutamento di infermieri, OSS e medici. La gestione dei concorsi da parte di AReSS era stata pensata come una soluzione per velocizzare le procedure, ma la mancanza di un solido quadro normativo ha portato alla sua impugnazione e successiva bocciatura.

Lo Stato presiede i Concorsi Pubblici.

La sentenza della Corte Costituzionale impone alla Regione Puglia un ritorno alla gestione tradizionale dei concorsi, nel rispetto delle competenze statali e regionali previste dalla Carta Costituzionale. La vicenda solleva nuovamente l’urgenza di trovare soluzioni efficaci e costituzionalmente valide per affrontare l’annoso problema delle carenze nel personale sanitario.

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