Percorso Diagnostico-Assistenziale identificazione pazienti acuti a rischio settico. Scheda News-2.
Tesi di laurea all’UNIFG sul Percorso Diagnostico-Assistenziale per l’identificazione di pazienti acuti a rischio settico. Evoluzione nei criteri di gestione con Scheda News-2 (National Early Warning Score-2).
La sepsi è stata definita dal Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta un “emergenza sanitaria”. A supporto di ciò la World Health Organization con la risoluzione 70.7 del 29 Maggio 2017 ha invitato tutti gli Stati membri ad operare “per il miglioramento della prevenzione, della diagnosi e del trattamento della sepsi”. Questa risoluzione ha posto l’attenzione non solo sulla prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza ma soprattutto sull’importanza di una gestione clinica efficace e di un’adeguata formazione degli operatori sanitari coinvolti nel percorso di cura.
Per raggiungere tali obiettivi appare fondamentale adottare una “strategia integrata” di percorsi standardizzati e condivisi quali l’adozione della scheda NEWS-2.
La sepsi viene definita patologia “tempo dipendente” in cui l’esito clinico dipende dalla rapidità con cui questa viene riconosciuta e dall’efficace gestione clinica. Da qui è nata l’esigenza di adottare un documento in grado di proporre un modello clinico-organizzativo di gestione del paziente settico sin dalle fasi precoci che tenesse conto, oltre che della qualità e della sicurezza delle cure, delle evidenze proposte dalle Linee Per una valutazione di rischio evolutivo e di risposta in pazienti acuti viene utilizzato lo score NEWS-2 (National Early Warning Score), che, attraverso la valutazione di alcuni parametri, si propone come strumento di screening in Pazienti potenzialmente settici a rischio di deterioramento del proprio stato clinico.
L’incidenza della sepsi è tra i 47 e 50 milioni di persone ogni anno, quasi 11 milioni decessi (circa uno ogni 2.8 secondi) ed è stimato che l’aumento di pazienti settici sarà del 9% annuale. L’incidenza e la mortalità associate alla sepsi variano in modo sostanziale tra le regioni del mondo, con il carico più elevato in Africa subsahariana, Oceania, Asia meridionale, Asia orientale e Asia sud-orientale. In Europa la sepsi colpisce oltre 3 milioni di persone, provocando quasi 700.000 decessi l’anno.
Il lavoro è stato condotto, per la stesura di una Tesi di Laurea in Infermieristica, nell’IRCCS “CSS” studiando 55 Pazienti nei reparti chirurgici di Ortopedia, Chirurgia Addominale, Chirurgia Toracica, collaborando con le stesse U.O. nella valutazione continua e sistematica di quelli che possono essere i pazienti più a rischio di sviluppo di questo tipo di patologia.
CRITERI D’INCLUSIONE |
Pz. con età compresa tra 25-75 aa |
Pz con comorbidità (diabete, neoplasie) |
Pz sottoposti ad intervento chirurgico maggiore |
Pz con presenza di sepsi |
CRITERI D’ESCLUSIONE |
Pz con età inferiore ai 25 anni e superiore ai 75 anni |
Donne in gravidanza |
La Scheda utilizzata durante il nostro studio è stata la Scheda News-2 (National Early Warning Score). La rilevazione è avvenuta nei 3 giorni successivi all’intervento e utilizza un codice colore prestabilito:
- Codice bianco: Paziente in ottime condizioni di salute.
- Codice Verde: Paziente con parametri vitali scostanti dai fisiologici , ma che rientrano ancora nei range considerato il secondo giorno dall’intervento.
- Codice giallo : Condizioni al limite
- Codice rosso : Paziente con una condizione grave.
Questi i risultati ottenuti.
I risultati di questo grafico, raggiunto facendo una media dei punteggi ottenuti nella valutazione nei tre giorni successivi ad un intervento, ci mostrano come il punteggio 4 è stato il punteggio più presente durante il nostro studio; punteggio 4 rientrante nei range fisiologici; una piccola parte di pazienti però, ha avuto un punteggio sulla scala pari a 9 e questo ha comportato un ricovero in T.I. legato alla situazione clinica precedente del paziente.
In una valutazione a 5 giorni, ad un aumento del punteggio della Scala News-2 è corrisposta una percentuale di ricovero in Terapia Intensiva. Come ci mostra il grafico, infatti, il punteggio >7 ha portato quasi al 100% di probabilità di ricovero per i pazienti studiati.
Quindi cosa possiamo trarre da questo studio eseguito?
Dal lavoro svolto possiamo dire che l’utilizzo della scheda da parte dell’infermiere, nei 3 giorni consecutivi all’intervento, possa prevedere tempistiche nella valutazione e ri-valutazione del Paziente a breve e medio tempo al fine di individuare significative variazioni dello stato clinico e, considerare la Scheda News-2 come un ottimo strumento, indice prognostico e diagnostico delle condizioni cliniche di un Paziente chirurgico; infatti, appare fondamentale l’utilizzo della scheda per avere un’arma in più nel contrastare situazioni cliniche messe a dura prova già dall’intervento chirurgico.
Dott. Domizio D’Elia, Infermiere
Relatrice: Dott.ssa Carmela Parente – UNIFG
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