Perché l’Assistente Infermiere rischia di mandare in soffitta definitivamente gli Infermieri e gli OSS?

L’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere nel panorama sanitario italiano solleva diverse perplessità, in particolare riguardo al rischio di compromettere il ruolo tradizionale sia degli infermieri che degli OSS.

Ecco alcune ragioni per cui questa nuova figura potrebbe rappresentare una minaccia:

Sovrapposizione di competenze.

L’Assistente Infermiere viene descritto come una figura intermedia, in grado di svolgere attività tecniche complesse assegnate dall’infermiere. Tuttavia, questo rischia di creare confusione tra le responsabilità degli OSS, degli infermieri e di questa nuova figura. Una sovrapposizione di competenze potrebbe indebolire i confini tra i ruoli, rendendo meno chiara la struttura organizzativa.

Depotenziamento del ruolo Infermieristico.

L’assistente infermiere potrebbe essere percepito come un “sostituto economico” dell’infermiere in contesti a bassa complessità clinica. Questo scenario rischia di svalutare il ruolo degli infermieri, riducendone le opportunità di crescita professionale e relegandoli a funzioni sempre più ristrette nei contesti di alta complessità.

Riduzione della valorizzazione economica.

Gli infermieri e gli OSS lamentano da anni una mancanza di adeguato riconoscimento economico. L’introduzione di una figura che svolga parte delle loro mansioni a un costo inferiore potrebbe aggravare questa situazione, riducendo ulteriormente le prospettive di miglioramento salariale per le figure già esistenti.

Crescita del sovramansionamento.

Con la creazione dell’Assistente Infermiere, gli OSS potrebbero essere indotti a svolgere mansioni al di fuori delle loro competenze senza ricevere adeguata formazione, copertura assicurativa o retribuzione. Questo problema, già presente in molte realtà, rischia di essere formalizzato e aggravato.

Favoritismo per il settore privato.

La riforma potrebbe essere maggiormente vantaggiosa per il settore privato, dove la riduzione dei costi attraverso l’utilizzo di personale meno qualificato, ma formalmente abilitato a determinate mansioni, è una pratica diffusa. Questo potrebbe tradursi in una riduzione della qualità assistenziale, con un sistema che privilegia il contenimento dei costi rispetto all’eccellenza sanitaria.

Erosione dell’identità Professionale.

L’introduzione di una figura che assomma competenze di infermieri e OSS potrebbe annullare l’identità professionale di entrambe le categorie. Questo scenario potrebbe generare demotivazione, insoddisfazione lavorativa e fuga di professionisti qualificati verso sistemi sanitari esteri.

Una sfida complessa.

L’istituzione dell’Assistente Infermiere pone domande fondamentali sul futuro dell’organizzazione sanitaria. Per evitare che questa figura diventi un fattore di ulteriore frammentazione, sarà necessario:

• Chiarire nettamente le competenze e i limiti di ciascuna figura professionale.
• Garantire una formazione approfondita e standardizzata.
• Assicurare adeguati riconoscimenti economici e tutele legali.
• Ascoltare le istanze degli operatori coinvolti per trovare un equilibrio tra innovazione e valorizzazione delle professionalità esistenti.

Una gestione trasparente e inclusiva del cambiamento sarà cruciale per evitare che il sistema sanitario subisca un peggioramento anziché un miglioramento.

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