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La necessità di non cedere alle dinamiche di sfruttamento: difendere il valore delle idee delle Professioni Sanitarie.

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Viviamo in un tempo in cui le idee si spostano velocemente, ma troppo spesso non si riconosce chicle ha generate. Idee autentiche, frutto di dedizione e intuizione, rischiano di essere sfruttate da chicdetiene il potere o ha accesso a piattaforme più ampie. Questo fenomeno è vecchio quanto la storia,cma oggi assume una forma più subdola: l’appropriazione delle idee viene mascherata daccollaborazioni finte o processi decisionali calati dall’alto. È qui che diventa fondamentale nonccedere alle dinamiche di sfruttamento e difendere con fermezza il valore della propria visione.

La Consapevolezza di un Gruppo.

La consapevolezza di un gruppo che conosce le vecchie dinamiche di sfruttamento diventa un baluardo contro chi, ancora oggi, tenta di appropriarsi delle idee altrui per consolidare il proprio potere. Non si tratta più di rimanere silenziosi o di cedere all’illusione di partecipazione quando, in realtà, il sistema sfrutta e marginalizza i più per la prepotenza dei meno.

Non sveleremo le nostre strategie: è un messaggio chiaro per tutte le comunità e i gruppi con le loro visioni e idee. Vogliamo unire le forze in battaglie sempre più condivise, non soltanto per lo sviluppo professionale ma per costruire nuovi modelli di convivenza che smantellino i vecchi sistemi. Non è più tempo di subire: è tempo di creare progetti unificanti.

È evidente come il vecchio sistema stia proponendo soluzioni in netta contraddizione con i suoi stessi intenti. La promozione di concetti di lavoro multitasking dei professionisti, pur spacciata per innovazione, è una dimostrazione lampante dell’incoerenza di fondo: se questa è la “nuova idea” che viene riproposta, allora si conferma quanto sia poco funzionale alla causa e quanto continui ad ancorarsi a logiche superate.

È importante chiarire che l’idea di una trans-organicità delle professioni non è negativa in sé. Anzi, si tratta di un approccio innovativo che riconosce e valorizza la trasversalità delle competenze. Questo modello non sminuisce i professionisti attraverso il multitasking, come erroneamente interpretato, ma offre piuttosto l’opportunità di utilizzare queste competenze in modo specifico, mirato e all’interno del proprio ruolo.

Ciò che distingue questa visione è la capacità di liberare i professionisti dalle gabbie arcaiche del passato, dove le competenze erano ingessate e rigidamente compartimentate. La trasversalità, se applicata con consapevolezza e rispetto dei confini professionali, diventa una forza unificante che stimola la cultura del dialogo, della collaborazione e dell’interconnessione tra ruoli diversi.

Tuttavia, è qui che emerge la contraddizione: chi oggi propone il multitasking in maniera superficiale e priva di visione, tenta di sfruttare questa innovazione senza comprenderne davvero il potenziale. Non si tratta di “sovraccaricare” il professionista, ma di riconoscere la capacità di far convivere più competenze in una dimensione funzionale e specifica.

Questa modalità di approccio rappresenta un salto culturale, un antidoto contro quelle visioni obsolete che ancora cercano di frammentare, dividere e marginalizzare. Paradossalmente, proprio chi propone questo modello come soluzione finisce per snaturarlo, perché lo vede come un modo di sfruttare piuttosto che come uno strumento per unificare.La trans-organicità, invece, libera l’orizzonte delle professioni e apre la strada a un sistema nuovo, dove le competenze dialogano tra loro, rispettando i ruoli e superando barriere ideologiche. Non è un’idea da combattere, ma da proteggere e valorizzare, affinché non venga piegata a logiche che ne tradiscono l’essenza innovativa.

Quello che deve essere chiaro è che le idee vanno difese nella loro integrità: la trasversalità delle competenze non è uno strumento di sfruttamento, ma un mezzo per costruire una cultura unificante. Solo così possiamo smantellare i vecchi sistemi e far emergere un futuro in cui le visioni e le idee autentiche contribuiscano a progetti condivisi e realmente innovativi.

Il Valore della Comunità dei Professionisti.

La nostra comunità ha raggiunto un livello di maturità che non può più essere ignorato. Non siamo semplici esecutori, ma portatori di visioni, competenze e capacità che determinano il presente e il futuro. Ogni tentativo di marginalizzarci o di relegarci a un ruolo secondario è destinato a fallire, perché il valore collettivo è più forte della prepotenza dei singoli.

Non è un caso se oggi idee che nascono dalla periferia della visione dominante diventano improvvisamente attuali. Ma questa volta, chi ha generato il pensiero non intende farsi da parte.

Non siamo più disposti a regalare la nostra energia, la nostra creatività e il nostro lavoro senza essere direttamente coinvolti.

Un Messaggio di Unità per Tutte le Comunità e i Gruppi.

Questo messaggio va oltre la nostra realtà specifica: è un invito rivolto a tutte le comunità, gruppi e individui che custodiscono visioni e idee autentiche. È il tempo di unirci, di trasformare le battaglie individuali in battaglie unificanti. Non solo per lo sviluppo professionale, ma per ideare nuovi modi di convivere e di costruire insieme progetti che abbiano al centro l’interesse collettivo. Solo unendo le forze possiamo smantellare i vecchi sistemi che soffocano la creatività e limitano il progresso, per dare spazio a un futuro in cui il valore delle idee e delle persone non venga più marginalizzato.

La Forza di Restare Fedeli a Sé Stessi.

Rivendicare il proprio spazio non è arroganza, è autenticità. È un atto rivoluzionario in un sistema che sfrutta chi è più capace, ma teme la sua indipendenza. La consapevolezza di un gruppo che ha compreso la propria forza collettiva e intellettuale è ormai matura: non siamo più disposti a farci sfruttare. Non accettiamo più che il coraggio dei molti venga cancellato dalla prepotenza di pochi.

Non è più il tempo di regalare idee a chi non ne comprende il valore. Non è più il tempo di tacere.

È il tempo di unirsi.

Grazio Gioacchino Carchia
Fondatore del Gruppo PSU – Professioni Sanitarie Unite

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