Puglia, debutta l’Infermiere di Processo nei PS del Foggiano. L’assessore Piemontese è stato ascoltato.

Da oggi, nei Pronto Soccorso degli ospedali di Manfredonia e San Severo, è operativa una nuova figura professionale: l’infermiere di processo. Istituita dalla Regione Puglia, questa figura mira a migliorare la comunicazione tra il personale sanitario e i familiari o caregiver dei pazienti, garantendo un’accoglienza più umana e trasparente.

Un ponte tra sanitari e utenti.

L’infermiere di processo, operativo tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00, ha il compito di informare in tempo reale i familiari dei pazienti sui percorsi assistenziali, spiegando i codici di triage, i tempi di attesa e le varie fasi della presa in carico. Grazie alla sua formazione specifica, può chiarire dubbi e rendere più comprensibile il processo di emergenza, creando un ambiente di maggiore fiducia e serenità.

Tra i suoi compiti rientra anche il monitoraggio periodico dei parametri vitali (temperatura, pressione arteriosa, saturimetria) dei pazienti in attesa, con l’obiettivo di individuare tempestivamente eventuali peggioramenti clinici. I dati raccolti vengono trasmessi all’infermiere del triage, che può, se necessario, modificare il codice di priorità e accelerare l’accesso alle cure.

Un progetto pilota per la Puglia.

Dopo Manfredonia e San Severo, il servizio sarà esteso al Pronto Soccorso di Cerignola, con l’intento di implementarlo progressivamente in altre strutture sanitarie della regione. L’infermiere di processo rappresenta un tassello importante del piano di riorganizzazione sanitaria previsto dalle “Linee di indirizzo per la prevenzione, protezione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari e sociosanitari”, approvate dalla Regione Puglia.

L’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese ha sottolineato l’importanza di questo ruolo per migliorare l’accoglienza e proteggere il personale sanitario dagli episodi di violenza, sempre più frequenti nei Pronto Soccorso.

Dichiarazioni della Direzione Strategica.

Antonio Nigri, Direttore Generale dell’ASL, ha commentato:
“La figura dell’infermiere di processo non solo migliorerà l’assistenza e l’accoglienza dei pazienti, ma contribuirà a snellire l’iter assistenziale. Monitorando costantemente i parametri vitali, sarà possibile intervenire tempestivamente in caso di emergenza, garantendo una cura più efficace.”

Un progetto per diffondere gentilezza.

L’iniziativa è sostenuta dall’associazione “Gentilezza e Cultura”, nell’ambito del progetto nazionale “Costruiamo gentilezza”. L’obiettivo è promuovere relazioni più umane e rispettose nelle strutture sanitarie, grazie a una collaborazione con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e l’Ufficio Formazione aziendali.

Un nuovo modello di accoglienza.

L’introduzione dell’infermiere di processo segna un passo avanti per il sistema sanitario pugliese, ponendo il paziente e i suoi familiari al centro del percorso assistenziale. Questo modello potrebbe diventare un riferimento per altre regioni, migliorando l’efficienza e l’umanità nei momenti critici dell’assistenza sanitaria.

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