Autismo e Decreto Tariffe: una grave dimenticanza.
L’approvazione del nuovo Decreto Tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale, avvenuta il 14 novembre 2024, ha suscitato forte delusione tra le associazioni che si occupano di autismo, in particolare per la mancata inclusione delle terapie psicoeducative basate sull’Analisi Applicata del Comportamento (ABA).
Nonostante anni di elaborazioni e attese, il decreto dimentica i diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico, ignorando:
- Le indicazioni della Linea guida n. 21 del 2011, confermata nel 2015, che riconosce l’ABA come trattamento efficace.
- Le Linee di indirizzo nazionali del 2012 e 2018, che specificano le modalità degli interventi.
- L’articolo 60 dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che ribadisce il diritto a interventi basati sulle migliori evidenze scientifiche.
- La sentenza del Consiglio di Stato n. 8708/2023, che ha stabilito la piena esigibilità dell’ABA come servizio a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Le criticità evidenziate.
- Mancata inclusione dell’ABA nel nomenclatore tariffario:
Nonostante le richieste avanzate da famiglie e associazioni, l’ABA non è stato inserito, lasciando le famiglie prive di un supporto concreto per sostenere i trattamenti necessari. - Diagnosi eziologica ancora trascurata:
Non sono stati previsti pacchetti completi di test biochimici e genetici per identificare le cause dei disturbi del neurosviluppo, un diritto fondamentale per le famiglie. - Disattese le mozioni parlamentari:
Le due mozioni approvate all’unanimità nel 2022 per migliorare la diagnosi e la cura dell’autismo sono rimaste lettera morta.
L’appello delle associazioni.
L’ANGSA, insieme a federazioni e associazioni come FISH, FAND, ANFFAS, A.P.R.I. e AIAMC, denuncia questa grave lacuna, chiedendo al Ministero della Salute un intervento immediato per colmare questa mancanza.
Si sottolinea l’urgenza di:
- Inserire l’ABA tra le prestazioni tariffate del SSN.
- Garantire l’accesso universale e gratuito a diagnosi e trattamenti basati su evidenze scientifiche.
- Rispettare il diritto delle famiglie a interventi appropriati e tempestivi.
Questa esclusione rappresenta un passo indietro nella tutela dei diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie. L’adozione di misure concrete e inclusive non è più procrastinabile per garantire equità e rispetto delle normative vigenti.
L’ANGSA e le associazioni firmatarie invitano il governo a intervenire con urgenza, per trasformare le promesse in azioni.
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