Casa Sollievo della Sofferenza: l’appello del consigliere regionale Napoleone Cera.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere regionale pugliese Napoleone Cera in merito alla situazione dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, che negli ultimi giorni è al centro di preoccupazioni e dibattiti riguardanti il suo futuro.
Voci preoccupanti e interrogativi irrisolti.
Secondo Cera, si rincorrono voci allarmanti su chiusure di reparti, vendite di beni, pre-pensionamenti e difficoltà nel garantire risorse per il personale, compresi i premi di produttività. Queste indiscrezioni alimentano inquietudine e insoddisfazione sia tra i dipendenti che tra i cittadini, che considerano Casa Sollievo un luogo unico, simbolo di fede e umanità, oltre che un centro di eccellenza per la cura.
Nonostante il management assicuri che il Piano Strategico 2023 sia in linea con gli obiettivi prefissati, i dubbi rimangono: “Perché il personale è insoddisfatto? Perché i premi di produttività non vengono erogati?”.
Un simbolo da difendere.
Per il consigliere, Casa Sollievo della Sofferenza rappresenta molto più di una struttura sanitaria: è il frutto della visione di San Pio da Pietrelcina, un progetto nato per curare i malati con amore e dignità, mettendo al centro il servizio alla comunità locale. “Per chi come me è nato e cresciuto qui,” afferma Cera, “questo ospedale rappresenta un patrimonio sociale, spirituale e culturale che va protetto con ogni forza”.
Le richieste di chiarezza.
Cera sottolinea la necessità di una maggiore trasparenza da parte del management, poiché la mancanza di comunicazione non fa che aumentare i sospetti e il malcontento generale. “Non siamo qui per essere un impiccio, ma per pretendere chiarezza,” spiega il consigliere, che pone al centro del suo impegno tre priorità:
- Chiarezza sul futuro di Casa Sollievo della Sofferenza.
- Rispetto e ascolto dei lavoratori, affinché possano sentirsi motivati e valorizzati.
- Tutela del ruolo dell’ospedale come punto di riferimento sanitario e umano per il territorio.
Un invito al dialogo.
L’appello di Cera è rivolto al management affinché avvii un dialogo trasparente con dipendenti e cittadini. “Basta silenzi, basta rassicurazioni vaghe: servono fatti concreti e un piano chiaro che tuteli la nostra Casa Sollievo della Sofferenza. Questo luogo non appartiene a un consiglio di amministrazione, ma al cuore della nostra terra.”
Un impegno per la comunità.
Conclude il consigliere: “Io sono qui, come sempre, per ascoltare, agire e proteggere questo dono immenso che San Pio ci ha lasciato. Nulla mi renderebbe più felice che sapere che questa realtà è solida e in crescita. Ma fino a quando non ci saranno prove concrete, continuerò a vigilare e a difendere il personale e la nostra comunità.”
Un appello che richiama all’azione non solo il management, ma anche le istituzioni e l’intera comunità locale per preservare l’eredità di uno dei più grandi simboli della sanità italiana.
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