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L’11 luglio a Roma il Convegno Fnomceo “Dall’economia al primato della persona”.

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Al centro del dibattito, i nuovi modelli organizzativi, il regionalismo differenziato, l’alleanza pubblico-privato, l’abbandono dei medici .

Sarà presentato il secondo Rapporto Fnomceo-Censis: “Il necessario cambio di paradigma nel Servizio sanitario: stop all’aziendalizzazione e ritorno del primato della salute”

Non c’è intelligenza artificiale o nuova tecnologia che tenga: quando si parla di salute, per il 95% degli italiani il fattore umano, la relazione di cura, resta fondamentale e insostituibile. 

È uno dei risultati del nuovo Rapporto Fnomceo-Censis, che sarà presentato in anteprima assoluta il prossimo 11 luglio a Roma nell’ambito del Convegno “Dall’economia al primato della persona, cambiare il paradigma per rilanciare il servizio sanitario nazionale”, organizzato dalla stessa Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

A coordinare i lavori, che si svolgeranno presso l’Hotel Donna Camilla Savelli, in Via Garibaldi 27, dalle 10,30 alle 17,30, Francesco Giorgino, Professore di “News making” presso l’università Luiss Guido Carli diRoma

Dopo i saluti istituzionali, il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli si confronterà con Giorgino su “Primato della persona e diritto alla tutela della salute nella Carta Costituzionale”. A seguire, due Lectio magistralis: quella di Luca Antonini, Giudice della Corte Costituzionale, dedicata al diritto alla salute e quella di StefanoZamagni, economista, su “Qualità medica e governo delle strutture sanitarie: l’alleanza pubblico-privato-civile”.

A concludere la mattinata, il Rapporto Fnomceo-Censis “Il necessario cambio di paradigma nel Servizio sanitario: stop all’aziendalizzazione e ritorno al primato della salute”, introdotto da Francesco Maietta, Reesponsabile Area Consumer Mercati privati e Istituzioni del Censis e presentato da Sara Lena, ricercatrice della stessa Area.

Al pomeriggio i lavori riprenderanno con un confronto tra Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, e Mario Del Vecchio, introdotto da Giorgino e dal Presidente Enpam Alberto Oliveti, su “Risorse e nuovi modelli organizzativi per il rilancio del Servizio sanitario nazionale”.

A seguire, sempre Giorgino, insieme ai Presidenti degli Ordini dei Medici di Bergamo, Guido Marinoni, e di Ravenna, Stefano Falcinelli, introdurranno Walter Bergamaschi, Direttore generale di ATS Milano e Tiziano Carradori, Direttore Generale del Servizio sanitario Regionale Emilia-Romagna, che dialogheranno sul passaggio “Dagli attuali modelli di assistenza a un nuovo Servizio Sanitario nazionale”.

Nuovo modello che sarà al centro anche della tavola rotonda conclusiva che, condotta dal giornalista Tomaso Labate e introdotta da un dialogo con Monsignor Francesco Savino, vicepresidente Cei, vedrà gli interventi di: Angela Adduce, Ispettore Generale capo dell’I.Ge.SPE.S. – Spesa sociale della Ragioneria Generale dello Stato; Americo Cicchetti, Direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute, Pierino Di Silverio, Segretario nazionale Anaao-Assomed, Antonio Magi, Segretario nazionale Sumai, Mariella Mainolfi, Direttore Generale Professioni sanitarie e risorse umane del SSN del Ministero della Salute, Anna Lisa Mandorino, Segretario Generale di Cittadinanzattiva, Silvestro Scotti, Segretario nazionale Fimmg e Guido Quici, Presidente nazionale della Federazione Cimo-Fesmed. 

“Saranno molti e di estrema attualità gli argomenti sul tappeto – spiega il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – che andranno dal regionalismo differenziato, all’alleanza tra pubblico e privato, ai nuovi modelli organizzativi che hanno il duplice obiettivo di dare la migliore assistenza ai cittadini, rendendo nel contempo attrattivo e vivibile e attrattivo il Servizio sanitario nazionale per i suoi professionisti. Professionisti che sempre più abbandonano il Servizio sanitario nazionale per il privato o l’estero, attirati da condizioni lavorative migliori. Mentre lo Stato deve far fronte ai posti lasciati vuoti con i “gettonisti” o con i medici stranieri, con conseguente dispendio di risorse”.

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