OSS schiacciati dal lavoro: “Ma si parla solo di Infermieri…”.
Oss schiacciati dal lavoro chiedono un trattamento più equo ed un carico di lavoro più “umano”.
In un periodo in cui il sistema sanitario è sotto pressione come mai prima d’ora, emerge la lettera di un operatore socio-sanitario (OSS) che denuncia le condizioni di lavoro insostenibili all’interno del proprio ospedale. La testimonianza diretta mette in luce la grave carenza di personale che costringe gli operatori a sostenere turni massacranti e a gestire un numero spropositato di pazienti.
“Ogni giorno io ed i miei colleghi ci troviamo a affrontare l’impossibile”, racconta l’OSS nella sua lettera. “Siamo solo in due per coprire un intero reparto, e ogni mattina dobbiamo occuparci di 25-30 alzate. È una situazione che mette a dura prova non solo il nostro fisico, ma anche la nostra salute mentale.”
La mancanza di personale è un problema che affligge l’intero Paese, ma in questo caso specifico, le condizioni di lavoro sembrano davvero insostenibili.
“Nonostante gli sforzi, ci ritroviamo spesso a non riuscire a garantire ai pazienti l’attenzione e la cura che meritano” prosegue l’operatore. “Il rischio di commettere errori aumenta esponenzialmente quando si lavora sotto stress e con un carico di lavoro così pesante”.
La lettera si conclude con un appello accorato alle istituzioni affinché intervengano al più presto per migliorare le condizioni lavorative degli OSS e, di conseguenza, la qualità del servizio offerto ai pazienti. “Abbiamo bisogno di più risorse e di un numero maggiore di operatori per poter svolgere il nostro lavoro in modo dignitoso e sicuro. I sindacati urlano ma la Direzione non fa niente, la Regione non fa niente e questo Governo si commenta da solo. Sembra che sia importante solamente la mancanza di Infermieri. Non possiamo più andare avanti in questo modo”.
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