Le 10 Vaccinazioni Obbligatorie, tra Consenso Informato e buona anamnesi.
Egr. Direttore,
lavoro nelle vaccinazioni, e in questi ultimi anni l’attività vaccinale si è riempita di molta burocrazia che non collima con la genuinità del DIRITTO della nostra Democrazia, sottraendo del tempo all’attività di prevenzione per altre tematiche. Inoltre sono fonte di preoccupazione per chiunque, soprattutto dopo la parentesi Covid che ne ha determinato un vero caos, dove informazioni poco trasparenti hanno reso la tematica ancor più caotica, ingarbugliandola di ulteriore burocrazia, al punto che per fare una vaccinazione intervengono più variabili, non solo il consenso informato, ma anche la privacy, la delega per i minori non accompagnati e tante altre situazioni, dove solo chi ci lavora può capire, che per gli operatori sanitari in trincea non è quello di tutelare la salute ma quello di tutelarsi da eventuali strascichi giudiziari. Quindi dalla tutela della salute siamo passati alla tutela di ben altri diritti. È pensare che le malattie infettive sono in aumento, ed ancora non vi è un’Anagrafica Nazionale Vaccinale. La Vaccinazione è attività preventiva, prevista dalla stessa Costituzione Italiana, almeno per il momento, all’Articolo 32, La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, che nella successiva Legge 833/1978, viene sottolineato, all’Articolo 33, il quale non prevede l’acquisizione del consenso informato nei trattamenti sanitari obbligatori per: forme psichiatriche; malattie infettive diffusive nei casi previsti dalla legge; vaccinazioni obbligatorie salvo deroghe previste per legge. Lo Stato agisce per un interesse collettivo di salute pubblica.
Le Vaccinazioni, da sempre costituiscono il piedistallo su cui poggia la Medicina, molte malattie si sono debellate solo grazie alla vaccinazione, inutile voler affermare il contrario.
L’OBBLIGO vaccinale, scaturisce anche da un Report Epidemiologico, in cui lo Stato in considerazione di molteplici fattori, chiama a un alto senso civico il popolo di un territorio o dell’intera nazione, obbligandolo a determinate vaccinazioni, tutto ciò lo abbiamo visto nella Storia passata e recente come ad es. il vaiolo, la polio, etc. quindi la vaccinazione è un atto di responsabilità e di rispetto verso la propria salute e a quella dei propri figli, che ciascuno può maturare a partire da informazioni corrette e trasparenti in Scienza e Coscienza. Se è un Obbligo non può esistere Consenso Informato, semmai bisognerebbe Fare Una Buona Anamnesi cosa ben diversa dal Consenso Informato, altrimenti è da cambiare la definizione sui vocabolari, che alla parola “obbligatorio” da questa definizione: 1. Che è d’obbligo, che è imposto per legge o da precise disposizioni (si contrappone in genere a facoltativo e in qualche caso a libero). Anche la recente Legge 219/2017 all’Art. 1 comma 1. afferma che: Nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne nei casi espressamente previsti dalla legge”.
A tutt’oggi appare paradossale, come questo obbligo venga lasciato alla libera interpretazione, anteponendo all’Art. 32 della Costituzione Italiana, il primo rigo dell’Art. 2 della costituzione La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità.
Emilio Cariati, Infermiere
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