Ostetriche e profilassi anti VRS: una duplice risorsa per la salute Materno-Infantile.

Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) è una delle principali cause di infezioni respiratorie (bronchiolite e polmonite) nei neonati e nei bambini piccoli, talvolta con esiti fatali. La sua incidenza è massima tra novembre e aprile, con picchi durante l’inverno. Tra il 2023 e il 2024, si è osservato un aumento dei casi legati a questo virus, causando un sovraccarico nei reparti ospedalieri neonatologici e pediatrici e un incremento dei ricoveri in terapia intensiva. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera la prevenzione dell’infezione da VRS una priorità globale di sanità pubblica.

All’inizio del 2024, in Italia, la prevenzione attraverso anticorpi monoclonali era riservata a una piccola percentuale di lattanti a rischio elevato. Oltre agli interventi per neonati e bambini, è ora disponibile la vaccinazione per le donne in gravidanza, volta a ridurre i rischi di infezione nei neonati, specialmente nei primi sei mesi di vita. I benefici maggiori per i neonati, anche riguardo ai potenziali rischi di parto prematuro, sono attesi dalla vaccinazione dalla 28esima settimana in poi, soprattutto durante i periodi di maggiore incidenza (settembre-marzo). La maggior parte dei neonati le cui madri sono state vaccinate in gravidanza non necessiteranno di anticorpi monoclonali.

Oltre al vaccino anti-VRS, l’AIFA ha approvato un nuovo anticorpo monoclonale, altamente efficace, che può essere somministrato in ospedale prima della dimissione ai bambini nati nel periodo di maggiore diffusione del virus (ottobre-marzo). I nati tra aprile e settembre possono essere immunizzati a ottobre. Questo farmaco ha dimostrato un’efficacia dell’80% nella riduzione delle infezioni che richiedono assistenza medica e del 77% nella riduzione delle ospedalizzazioni. Viene somministrato tramite un’unica iniezione intramuscolare e offre una protezione efficace durante la stagione di maggiore circolazione del virus.

Con la crescente disponibilità di vaccini contro il VRS, il ruolo delle ostetriche nel promuovere la vaccinazione e informare le famiglie è cruciale. Queste professioniste offrono un contributo fondamentale alla prevenzione di questa grave infezione, sia attraverso la somministrazione diretta delle vaccinazioni, sia tramite consulenza e supporto informativo.

Il ruolo delle ostetriche nella promozione della vaccinazione.

Le Ostetriche sono figure chiave nella cura prenatale e postnatale delle madri e dei loro bambini. Dal momento che sono spesso il primo punto di contatto per le donne in gravidanza, hanno l’opportunità di fornire informazioni utili riguardo la prevenzione del vrs. In particolare, hanno le competente necessaria finalizzate a:

• Educare le donne durante la gravidanza, spiegando i rischi per il neonato e l’importanza di proteggere il bambino attraverso la vaccinazione. Essendo in stretto contatto con le donne gravide, possono risanare dubbi e preoccupazioni, riducendo l’incertezza e aumentando la fiducia nella profilassi

• Contribuire alle campagne vaccinali, con un coinvolgimento diretto nella somministrazione di vaccini, soprattutto in contesti dedicati alla prevenzione primaria (consultori familiari, centri vaccinali, unità operative di Ostetricia e Ginecologia). In alcuni paesi, la vaccinazione contro il vrs può essere offerta in ambito ospedaliero durante il periodo del post-partum o attraverso visite domiciliari per il monitoraggio della salute del neonato

• Fornire supporto postnatale e monitoraggio dal momento che, anche dopo la nascita, le professioniste continuano a giocare un ruolo centrale nell’assistenza alla madre e al nuovo nato, inclusa la promozione di altre misure preventive contro il virus. Possono consultare il calendario vaccinale del bambino e suggerire ulteriori precauzioni per prevenire l’infezione, come l’allattamento al seno e l’adozione di pratiche igieniche sicure.

Le Ostetriche instaurano relazioni di fiducia con le famiglie; la loro capacità di comunicare in modo chiaro, empatico e professionale è essenziale per affrontare eventuali dubbi o resistenze riguardo alla vaccinazione contro il vrs. Inoltre, le Ostetriche sono formate per identificare eventuali vulnerabilità, come preoccupazioni legate a convinzioni culturali o personali, che potrebbero ostacolare l’adesione alla vaccinazione. Sostenere le mamme e/o le gravide  in questo processo decisionale,  è fondamentale per ridurre il rischio di infezioni neonatali.

Collaborazione con altre figure sanitarie.

La vaccinazione contro il VRS richiede più di una semplice somministrazione; è necessaria una rete di supporto che coinvolga pediatri, infermieri e ostetriche. La collaborazione tra queste figure assicura che le informazioni siano comunicate tempestivamente e che le mamme abbiano accesso a risorse per decisioni informate sulla loro salute e quella dei loro bambini. Le ostetriche giocano un ruolo fondamentale nella protezione dei neonati dal virus respiratorio sinciziale, non solo somministrando il vaccino, ma anche offrendo educazione, supporto e consulenza alle famiglie. In un’epoca in cui le malattie infettive possono essere prevenute con la vaccinazione, il contributo delle ostetriche è essenziale per garantire una prevenzione efficace e salvaguardare la salute pubblica, riducendo anche i costi sanitari. Rafforzare il ruolo delle ostetriche nella vaccinazione contro il VRS è cruciale per diminuire il rischio di infezioni respiratorie nei neonati, migliorando la salute delle future generazioni.

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