contatore visite gratuito

Nursind. Aggressioni al Personale Sanitario: la Legge è un passo avanti, ma non basta.

nursind chiarezza
Ascolta l'articolo

L’approvazione definitiva alla Camera del decreto legge contro le aggressioni nei confronti di medici, infermieri e altri operatori sanitari segna un passo importante nella protezione di chi ogni giorno si prende cura della salute pubblica. Tuttavia, il Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche) ha espresso una posizione chiara: “Un segnale importante, ma non risolutivo. C’è solo un modo per fermare le violenze contro infermieri e medici: investire sul personale sanitario”.

La crescita degli episodi di violenza nelle strutture sanitarie italiane è un fenomeno preoccupante, con infermieri, medici e operatori costantemente esposti a situazioni di rischio. Le aggressioni, che vanno dalle offese verbali agli attacchi fisici, sono spesso frutto di una serie di tensioni e stress accumulati da parte dei pazienti o dei loro familiari. Tuttavia, la carenza di personale, i turni estenuanti e la mancanza di risorse adeguate per gestire situazioni critiche contribuiscono a creare un ambiente di lavoro ancora più vulnerabile.

Cosa prevede la nuova Legge.

Il decreto legge introduce misure di tutela per il personale sanitario, tra cui:

  • Pene più severe per chi commette aggressioni fisiche o verbali contro operatori sanitari.
  • Maggiore sorveglianza nelle strutture sanitarie attraverso l’installazione di telecamere di sicurezza.
  • Accesso prioritario a supporto psicologico per gli operatori vittime di violenza.

Nonostante queste disposizioni, il Nursind evidenzia che una legge non è sufficiente a risolvere il problema in modo strutturale. “La legge è un buon inizio, ma senza investimenti sul personale resterà un palliativo,” sottolinea il sindacato.

La necessità di investire sul Personale Sanitario.

Uno dei punti centrali della critica del Nursind riguarda la carenza di personale e le condizioni di lavoro spesso insostenibili per chi lavora in ospedale o nei servizi di emergenza. La situazione attuale vede reparti sovraffollati, con turni di lavoro eccessivamente lunghi e un numero insufficiente di infermieri e medici, il che rende il personale più esposto al rischio di aggressioni.

Gli operatori sanitari chiedono da tempo:

  • Assunzioni adeguate per ridurre i carichi di lavoro e migliorare la qualità dell’assistenza.
  • Formazione specifica per gestire situazioni di conflitto e stress con pazienti e familiari.
  • Sistemi di sicurezza più efficaci che vadano oltre l’installazione delle telecamere.

La situazione oltre la Legge.

Il decreto rappresenta senza dubbio un segnale importante da parte delle istituzioni, che riconoscono la gravità del problema. Tuttavia, l’efficacia reale di queste misure dipenderà dall’impegno a lungo termine nel garantire un ambiente di lavoro sicuro e condizioni dignitose per il personale.

Un investimento strutturale nelle risorse umane e nelle dotazioni di sicurezza è essenziale per evitare che episodi di violenza diventino un tragico “normale” nella vita di chi lavora nella sanità.

Un passo significativo in avanti contro le aggressioni.

L’approvazione del decreto legge contro le aggressioni al personale sanitario è un passo avanti importante, ma per garantire una protezione completa è necessaria una visione a lungo termine, fatta di investimenti e interventi concreti nelle strutture e nell’organizzazione del lavoro. Solo così sarà possibile trasformare la sanità italiana in un luogo più sicuro sia per chi vi lavora, sia per i pazienti che ne usufruiscono.

Seguici anche su:

  • Gruppo Telegram: Concorsi in Sanità – LINK
  • Gruppo Telegram: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Telegram: Infermieri – LINK
  • Gruppo Telegram: Operatori Socio Sanitari (OSS) – LINK
  • Gruppo Facebook: Concorsi in Sanittà – LINK
  • Pagina Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: Operatori Socio Sanitari – LINK
  • Gruppo Telegram: ECM Sanità – LINK
  • Gruppo Facebook: ECM Sanità – LINK

Per contatti:

Partner di AssoCareNews.it:

  • Avvisi e Concorsi OSS: LINK
  • Canale telegram: LINK
  • Ricerca lavoro OSS: LINK
  • Coordinamento nazionale Oss: LINK
  • OSS News: LINK
  • Mobilità e cambi compensativi OSS: LINK

Share this content:

Autore

Potresti aver perso