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La Federazione degli Infermieri non è un sindacato.

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Si registrano nel dibattito di questi ultimi giorni sulla manovra finanziaria 2025, dichiarazioni di evidente spirito polemico nei confronti della Fnopi, mirate però a tematiche di carattere prettamente sindacale ed espresse con toni propri del confronto sindacale.

In questo senso va ricordato che i compiti della Federazione, ente sussidiario dello Stato, sono chiaramente stabiliti dalla legge istitutiva 3/2018, e consistono nel concentrarsi sulle qualità tecnico-professionali degli infermieri, sulla valorizzazione della loro funzione sociale, la salvaguardia dei diritti umani e sui principi etici dell’esercizio professionale indicati nel Codice deontologico per garantire la tutela della salute individuale e collettiva.

Occorre ricordare anche che la legge 3/2018 è chiara nell’interdire alla Federazione lo svolgimento di “ruoli di rappresentanza sindacale”.

Questo profilo istituzionale della Federazione evidentemente sfugge ai commentatori polemici che pretenderebbero comportamenti e prese di posizione non compatibili con la grammatica istituzionale che deve caratterizzare le posizioni e la comunicazione della Federazione.

La Federazione non può essere concepita e rappresentata come un interlocutore sindacale col quale instaurare polemiche di natura assolutamente impropria.

La Federazione, nei limiti del proprio profilo istituzionale, non manca tuttavia di rappresentare sistematicamente agli interlocutori istituzionali la propria visione sulle più opportune misure di valorizzazione della professione infermieristica, anche suggerendo precorsi di riconoscimento normativo che tocca poi alle organizzazioni sindacali tradurre in misure anche economiche in sede di contrattazione collettiva nazionale.

Una corretta sinergia tra Federazione e Organizzazioni sindacali, fondata sul rispetto dei rispettivi ruoli, non può che essere di vantaggio per la categoria: ci si augura che questo sia compreso e condiviso da tutti.

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