Nursing e cure complementari, nuovo approccio alle cure.
Le cure complementari integrano competenze essenziali per creare percorsi terapeutici innovativi ed efficaci, aprendo l’infermieristica a metodi che promuovono il benessere psico-fisico e relazionale del paziente. Oggi, a livello globale, l’adozione di cure complementari, olistiche e naturali, affiancate a quelle mediche e infermieristiche tradizionali, è in crescente diffusione. La Value Based Healthcare (medicina del valore) punta a mettere il paziente al centro, vedendolo come una persona unica con caratteristiche specifiche che richiedono interventi personalizzati e su misura.
Le Cure Complementari Infermieristiche, possono essere parte integrante del piano di cura, per garantire un’assistenza di qualità e quella cura in sicurezza che un professionista sanitario può e deve esercitare proprio come affermato dal Codice Deontologico degli Infermieri all’art. 10.
Compresa nelle Cure Complementari è l’agopuntura, una pratica della Medicina Cinese ad oggi riconosciuta dai massimi Enti mondiali come l’OMS e la Food and Drug Administration. Inoltre è stata dichiarata patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO nel 2010 ed è presente nei LEA di diverse regioni, già dal 2005.
I campi di applicazione più importanti, secondo le indicazioni OMS sono: la terapia del dolore, il campo neurologico, gastroenterologico, cardiologico, oncologico.
Gli agopunti vengono individuati in base alla patologia, quindi è fondamentale all’inizio stabilire una diagnosi.
Con l’utilizzo di sottilissimi aghi sterili e monouso si vanno a stimolare dei punti lungo dei meridiani connessi a varie parti del corpo e una seduta dura all’incirca 30 minuti.
È l’oncologia ad essere un campo di applicazione sul quale ne è stata comprovata l’efficacia contrastando nausea e vomito, fatigue, dolore indotti da chemio e radioterapia.
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare, secondo la logica della Value Based Healthcare, il ruolo potenziale che le medicine complementari (agopuntura) possano ricoprire all’interno di un percorso di cure oncologiche (chemioterapia e/o radioterapia), soffermandoci soprattutto sugli effetti collaterali quali: nausea e vomito, fatigue e dolore osseo. E’ stato presentato un caso clinico con la testimonianza di una paziente (Infermiera)
Testimonianza della paziente:
“Consigliatami da un’amica dottoressa, mi sono affidata ad un medico agopuntore con l’obiettivo di alleviare i vari problemi legati alla chemioterapia; inizialmente ero molto titubante e scettica, forse perché non ne avevo mai sentito parlare o perché pensavo che niente avrebbe potuto alleviare i vari sintomi, ma già dopo le prime sedute, posso confermare che gli effetti collaterali delle chemio, senza ombra di dubbio, sono diventati molto più sopportabili”.
Lo studio è stato effettuato tramite la somministrazione di due questionari stilati ex novo distinti online, uno indirizzato a pazienti oncologici ed uno agli infermieri, al fine di individuare il loro grado di informazione in merito alle medicine integrate in campo oncologico, quali le esperienze personali e quanto essi siano propensi all’introduzione di queste terapie innovative nel piano di assistenza.
Risultati.
Il totale della popolazione studiata è stato di 124 persone di cui 105 infermieri e 19 pazienti oncologici.
Dai dati antropometrici e dalle prime risposte al questionario, si evince che la maggioranza di essi è caratterizzata da donne over 50 con un grado di istruzione medio-elevato, che risiede la maggior parte nel Sud Italia. Solo una piccola parte di questa popolazione è costituita da pazienti oncologici e questo, probabilmente, deriva dalla scarsa sensibilizzazione territoriale verso le Medicine Complementari.
Alla luce dello studio sperimentale effettuato e delle risposte ottenute da parte sia di infermieri che di pazienti oncologici, si può affermare che quasi il 100% degli infermieri e l’intera popolazione dei pazienti oncologici intervistati, sarebbero disposti ad approfondire conoscenze in materia e a superare tutti quei limiti inerenti alla Medicina Complementare.
Al giorno d’oggi, la pratica dell’Agopuntura è sempre più presente nelle strutture sanitarie pubbliche italiane soprattutto al centro-nord; mentre al Sud i servizi attivati sono ancora molto pochi, fatta qualche eccezione; infatti sia tra i pazienti oncologici che tra i professionisti sanitari, si evince che una grossa percentuale non è addirittura neanche a conoscenza dell’eventuale presenza o meno di servizi di medicina integrativa a disposizione dell’utente. Nonostante la scarsa diffusione di conoscenze personali riguardo questi tipi di trattamenti, la maggior parte della popolazione studiata, si è dimostrata fiduciosa nell’efficacia di un percorso con agopuntura, atto a contrastare gli effetti collaterali della chemio/radioterapia. Nei vari ambulatori, diffusi su tutto il territorio nazionale, alcuni servizi forniscono prestazioni a pagamento, mentre altri prevedono un ticket e altri ancora hanno ambulatori gratuiti. Questa disomogeneità può essere ben notata anche dalle risposte date dai pazienti alla domanda se le spese sostenute fossero tutte a carico personale; la maggior parte dei pazienti (il 66,7%) ha dichiarato che le spese sono state interamente a loro carico, mentre il 33,3 % ha affermato che le spese sono state completamente sostenute dal SSN.
Dott.ssa Maria Francesca Longo, Infermiera
Con la supervisione della dott.ssa Carmela Parente
BIBLIOGRAFIA:
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SITOGRAFIA:
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