Paola Bruno (UIL Fpl): “in Puglia paghiamo il prezzo di un Sistema Sanitario al collasso, serve un assessore”.

A margine dello sciopero generale del 19 ottobre 2024 a Roma, indetto da FP CGIL, UIL Fpl e UIL PA per protestare contro l’assenza di aumenti stipendiati e di riconoscimenti professionali per Medici, Infermieri, OSS, Professioni Sanitarie, Amministrativi e tecnici del Sistema Sanitario Nazionale, abbiamo ascoltato Paola Bruno, segretaria regionale pugliese della UIL FPL.

Quali sono le ragioni della significativa presenza di lavoratori pugliesi a Roma oggi?

I motivi sono noti: purtroppo, in Puglia paghiamo il prezzo di un sistema sanitario al collasso. L’assistenza sanitaria territoriale è quasi del tutto inesistente, e le dotazioni organiche del personale nelle ASL sono insufficienti a garantire le prestazioni sanitarie minime ai cittadini. Ecco perché noi pugliesi siamo così numerosi oggi, per contrastare questa proposta di legge sull’autonomia differenziata che, se approvata dal Governo, rappresenterebbe un colpo di grazia per la nostra regione.

In che misura l’assenza di un assessore regionale pugliese alla sanità incide su quanto appena affermato?

Questo influisce in modo determinante. Da anni il governatore detiene la delega alla sanità, e solo in momenti molto critici è intervenuto l’assessore alla Salute. Questo aggrava ulteriormente il problema, poiché manca un interlocutore stabile con cui dialogare. Sebbene il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia sia disponibile, si tratta di un organo tecnico e non politico. Abbiamo bisogno di un organo politico che fornisca risposte non solo ai dipendenti, ma soprattutto ai cittadini pugliesi, i quali hanno il diritto sacrosanto di essere curati nella propria lingua.

Dunque, ci sono effettivamente criticità, ammettiamolo, sia per le stabilizzazioni richieste dalla UIL che per i concorsi promessi ma ancora non realizzati?

Non vengono rispettati, vengono fatti solo spot elettorali, ed è ormai chiaro e palese. Noi chiediamo non solo la stabilizzazione del personale, ma anche quei concorsi che sono stati promessi di realizzare entro un anno. Chiediamo un piano straordinario di assunzioni: in Puglia mancano 15.000 addetti tra medici, infermieri e tecnici. È necessario investire seriamente nella sanità pubblica, poiché è questa che ha dato risposte e salvato vite umane in un momento tragico mondiale come quello della pandemia.

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