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Nuovo Ordine Professionale in arrivo? Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari attendono.

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Nuovo Ordine Professionale in arrivo? Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari pronti ad accogliere una nuova figura professionale.

Non c’è due senza tre: con una proposta di legge presentata lo scorso 26 giugno a firma di Ambrosi, Cerreto, Ciaburro, Ciocchetti, Iaia, Lampis, Lancellotta, Marchetto Aliprandi, Mattia, Palombi, Vinci e Volpi torna alla Camera dei Deputati il progetto di istituire un Ordine dei Sociologi.

Difatti il primo tentativo di Ordinamento della professione di Sociologo risale al 1992, per iniziativa del deputato Battaglia, ma non se ne concluse neppure l’esame a causa della caduta anticipata della legislatura. Il testimone venne raccolto da Calderoli che nel 1996 presentò una nuova proposta di legge con cui si dette il via a un esteso tavolo di lavoro che tuttavia durò solo un paio d’anni per poi interrompersi a causa di una nuova conclusione anticipata della legislatura nel 1998. Attualmente, ai sensi della legge 4/2013, il Sociologo fa parte di quelle professioni non richiedenti iscrizione a un Ordine per il riconoscimento delle qualifiche.

L’apporto che il sapere sociologico ha da offrire in svariati settori, dal tecnico al gestionale, è evidente nella letteratura prodotta in Sociologia attraverso una brulicante attività di analisi territoriale e valutazione delle necessità della popolazione sotto i più svariati aspetti, attività che in un Servizio Sanitario finalizzato a fornire le risposte più appropriate per il singolo e per la comunità risultano cruciali;

Non a caso il Sociologo figurava negli organici delle Aziende Sanitarie già nel 1978, all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, e col Decreto Sostegni-bis del 2021 entra a far parte delle professioni sociosanitarie. Per questo stride che il Sociologo non sia neppure menzionato nel DM 77/2022 in materia di sviluppo dell’assistenza territoriale, e le sue attività e specifiche professionali manchino nei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali.

Un processo di riconoscimento univoco come un Ordine Professionale, con un profilo e dei requisiti specifici e condivisi, potrebbe restituire a questo settore la giusta valorizzazione delle proprie competenze e favorirne i corretti collocazione e utilizzo, finanche in ambito sanitario dove purtroppo lo si vede progressivamente più assente e spesso impropriamente rimpiazzato da altre figure professionali come infermieri e assistenti sociali: figure con tutt’altro tipo di formazione e focus sui bisogni della popolazione, e peraltro con alle spalle i propri Ordini Professionali a garanzia e tutela.

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Autore

Infermiera che si fa raccontare storie dai propri Assistiti. E' facile trovarla a ricamare o con qualche consolle Nintendo in mano. Se c'è un animaletto nei paraggi cercherà di diventare la sua migliore amica.

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