Corso di Laurea in Infermieristica: il prossimo anno previsto un -15% di iscrizioni. Colpa dell’Assistente Infermiere?

La previsione di un calo del 10-15% nelle iscrizioni al Corso di Laurea in Infermieristica per il prossimo anno, combinata con il crescente interesse per il percorso formativo dell’Assistente Infermiere, sta generando fermento e preoccupazione nel mondo infermieristico. Questa nuova figura, che si posiziona tra l’Operatore Socio Sanitario (OSS) e l’infermiere, rischia di ridurre l’attrattività della laurea in infermieristica per i giovani e di creare ulteriore disaffezione da parte di chi già opera nel settore.

I motivi della preoccupazione:

1. Diminuzione delle iscrizioni al corso di laurea:
   • Le proiezioni indicano un calo significativo degli iscritti: se per l’anno accademico 2024-2025 il rapporto tra aspiranti e posti disponibili era di 1:1 (20.000 candidati per 20.000 posti), per il 2025-2026 si prevede una riduzione delle candidature a 17.500, con una significativa differenza rispetto ai posti disponibili.
   • Questo trend rischia di peggiorare ulteriormente una situazione già critica in termini di carenza di infermieri nel sistema sanitario, che potrebbe accentuarsi nei prossimi anni.
2. Sovrapposizione tra infermiere e assistente infermiere:
   • L’introduzione dell’Assistente Infermiere, una figura che può essere formata partendo dal percorso di OSS con una successiva specializzazione, potrebbe creare una sovrapposizione di competenze con quella degli infermieri. Molti si chiedono: perché affrontare un percorso universitario lungo e impegnativo, superare una selezione e ottenere una laurea triennale, se con un corso di formazione più breve e meno selettivo si possono svolgere mansioni simili?
   • Questo potrebbe portare a una progressiva svalutazione del ruolo dell’infermiere e a una riduzione dell’interesse verso il percorso universitario, soprattutto da parte dei giovani.
3. Impatto sul sistema sanitario:
   • Se le previsioni si avverano e le iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica continuano a calare, potrebbe verificarsi una carenza di infermieri qualificati negli ospedali pubblici e privati, con conseguenze significative sulla qualità dell’assistenza sanitaria.
   • Inoltre, la creazione di nuove figure con competenze intermedie come l’Assistente Infermiere potrebbe comportare una frammentazione delle responsabilità all’interno delle équipe sanitarie e una maggiore confusione su ruoli e mansioni.
4. Critiche al sistema di selezione:
   • Il test d’ingresso per l’accesso al corso di laurea in infermieristica è messo in discussione, soprattutto alla luce del fatto che il numero di candidati sta calando. Il sistema di preselezione viene visto da alcuni come uno strumento ormai obsoleto, che non rispecchia le esigenze reali del settore sanitario e potrebbe essere mantenuto per ragioni più legate al business degli editori di manuali preparatori che a una reale necessità.
   • Con l’introduzione di alternative più accessibili come il percorso per diventare Assistente Infermiere, ci si chiede se sia ancora giustificato mantenere questo sistema di accesso così rigido.

Riflessioni sul futuro della professione infermieristica.

L’introduzione dell’Assistente Infermiere potrebbe rappresentare una soluzione temporanea alla carenza di personale, ma rischia di compromettere il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo dell’infermiere come professionista altamente qualificato. Questa figura svolge un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria, e la sua formazione non può essere sostituita da percorsi meno approfonditi.

Per evitare una fuga dalla professione, sarà cruciale ripensare le politiche di selezione, migliorare le condizioni lavorative degli infermieri, garantire retribuzioni adeguate e offrire percorsi di carriera attrattivi, altrimenti il settore rischia di affrontare una crisi ancora più profonda nei prossimi anni.

Test di ingresso da eliminare.

Il Ministero della Salute e il Ministero dell’Università, in possesso di questi dati e visto il trend negativo previsto, stanno decidendo di eliminare definitivamente l’attuale test di ingresso ad Infermieristica e di avviare una campagna di sensibilizzazione per rendere libere le iscrizioni. Vedremo cosa accadrà, tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Almeno in politica.

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