Emiliano va alla guerra della sanità: “non rispetteremo i tetti di spesa per i ricoveri di chi arriva da fuori”.

La Regione Puglia è pronta a sfidare le normative nazionali sui tetti di spesa per i pazienti provenienti da altre regioni, entrando in un potenziale contenzioso con lo Stato. Il governatore Michele Emiliano e l’assessore Raffaele Piemontese sono determinati a non rispettare più i limiti imposti dal decreto legge del 2012, che stabilisce un tetto per la mobilità attiva (pazienti che arrivano in Puglia) e per la mobilità passiva (pazienti pugliesi che si curano fuori regione). Questa normativa limita il numero di pazienti che le strutture private convenzionate in Puglia possono accogliere da altre regioni.

Il problema della mobilità sanitaria

La questione riguarda in particolare le cliniche private convenzionate. In Puglia, queste cliniche non possono superare un determinato limite di spesa per i pazienti provenienti da altre regioni. Una regola che, secondo Emiliano e Piemontese, non viene applicata uniformemente in altre regioni italiane come Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, dove la stessa restrizione viene ignorata. Di conseguenza, molte regioni del Nord accolgono pazienti pugliesi senza limiti, mentre la Puglia è costretta a rifiutare pazienti da altre aree quando si raggiunge il tetto di spesa, causando una perdita economica significativa per la regione.

Il divario tra Nord e Sud

Questo squilibrio tra Nord e Sud ha effetti negativi sulle casse pugliesi, poiché la regione finisce per inviare molti più pazienti verso altre regioni di quanti ne possa accogliere. La disparità riguarda anche le stesse cliniche convenzionate, che spesso operano in diverse regioni italiane. Per esempio, una clinica presente sia in Puglia che in Emilia Romagna potrebbe essere soggetta al tetto di spesa in Puglia, ma non in Emilia Romagna, creando una situazione paradossale in cui i pazienti pugliesi finiscono per essere curati al Nord, aumentando i costi per la sanità pugliese.

La svolta: rimuovere i tetti di spesa

Piemontese ha dichiarato che la Puglia eliminerà il tetto per i ricoveri di pazienti provenienti da altre regioni. Il presidente Emiliano, in linea con Piemontese, ha ribadito la necessità di cambiare questo sistema iniquo. La battaglia che la Puglia vuole portare avanti è politica, e la regione cercherà di portare la questione al tavolo delle Regioni, dove si discutono le modalità di ripartizione del Fondo sanitario nazionale.

Questa decisione riflette una posizione forte contro le sperequazioni esistenti tra le regioni italiane e mira a riequilibrare la mobilità sanitaria, favorendo un trattamento equo per i pazienti pugliesi e quelli provenienti da altre regioni.

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