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Chi ci guadagna dalla nascita dell’Assistente Infermiere?

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L’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere (AI) potrebbe avere un impatto rilevante su diversi fronti, a partire dalle istituzioni e organizzazioni coinvolte. Da una parte, la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) potrebbe beneficiare di una nuova fonte di fondi, grazie alla possibile creazione di un elenco di iscritti dedicato a questa nuova figura (su questo c’è chi sta lavorando sodo a livello Governativo e Ministeriale). I sindacati, dal canto loro, trarrebbero profitto dall’inquadramento economico degli Assistenti Infermieri, ricevendo una percentuale mensile (circa l’1%) dello stipendio di ogni lavoratore iscritto. Va da sé che se lo stipendio è più alto, come sarà quello dell’AI rispetto all’OSS, l’organizzazione sindacale ci guadagnerà di più.

Anche le associazioni di categoria, le società scientifiche e le aziende private potrebbero trovare opportunità nell’occuparsi della formazione di questi nuovi professionisti. Attualmente, non esiste un Elenco Nazionale degli Assistenti Infermieri, ma come dicevamo vi sono iniziative in corso a livello governativo e ministeriale per formalizzare e regolamentare questa figura.

Per i sindacati, la possibilità di reinquadrare economicamente molti Operatori Socio Sanitari (OSS) sarebbe particolarmente vantaggiosa, generando un incremento di circa 2-3 euro al mese per ogni iscritto (moltiplicati per circa 100.000 possibili AI nei prossimi tre anni diventa abbastanza importante come importo). Inoltre, la nascita o la trasformazione di associazioni di categoria, società scientifiche e scuole private potrebbe consolidare il nuovo ruolo, ampliando le opportunità di formazione e gestione della figura professionale.

La situazione riflette una dinamica tipica del contesto italiano, in cui, a seguito dell’introduzione di nuove norme, esiste sempre la possibilità di aggirare gli ostacoli attraverso interpretazioni flessibili. La FNOPI è stata la prima ad introdurre la figura del Nurse Assistant, un concetto anglosassone adattato alla realtà italiana come Assistente Infermiere. La situazione riflette una dinamica tipica del contesto italiano, dove l’introduzione di nuove norme spesso lascia spazio ad interpretazioni flessibili per aggirare gli ostacoli. La FNOPI è stata la prima a presentare il ruolo del Nurse Assistant, un concetto anglosassone adattato come Assistente Infermiere. Questa figura si occuperebbe principalmente di compiti tecnici, consentendo all’Infermiere moderno di concentrarsi su quanto definito dal Profilo Professionale (DM 739/94, ormai obsoleto) e dal Codice Deontologico (del 2019, già datato al suo nascere). Una professione che si dichiara da tempo intellettuale è oggi intrappolata in una pratica demansionante, spingendo molti colleghi a cercare opportunità all’estero o a cambiare lavoro.

È quindi utile osservare con attenzione l’evoluzione di questo cambiamento, tenendo conto degli interessi e delle reazioni degli attori coinvolti. Ovviamente occorrerà attendere per capire se nascerà o meno l’AI e quali vantaggi/svantaggi porterà alla collettività, partendo dalla Professione Infermieristica, passando per gli OSS e terminando agli Assistiti.

Chi vivrà vedrà!

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  • AngeloRikyDelVecchio-1-copia Chi ci guadagna dalla nascita dell'Assistente Infermiere?

    Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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