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UIL Verona. Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata: un premio per la performance inadeguato, un affronto per chi lavora con dedizione.

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Stefano Gottardi, Segretario Generale UIL FPL di Verona, afferma che il saldo del premio di produttività destinato al personale dell’AOUI è un insulto per l’impegno quotidiano di tutti i lavoratori di questa azienda.

Il premio varia dai 200 ai 220 euro per i professionisti della salute, in un sistema di valutazione che dovrebbe “motivare” a migliorare le performance lavorative.
Si tratta, infatti, di un affronto a cui la Giunta della Regione Veneto potrebbe rimediare con i 150 milioni di euro disponibili per i prossimi tre anni, utilizzabili per riequilibrare i fondi destinati al salario accessorio delle aziende del Sistema Sanitario Regionale del Veneto.
Ci chiediamo cosa sarebbe accaduto con l’implementazione della riforma Brunetta, che richiedeva forti differenziazioni stipendiali tra i lavoratori. Alcuni, ancora oggi, chiedono tale sistema, senza comprendere che queste pratiche demotivano invece di incoraggiare.
L’esempio è AOUI di Verona, un punto di riferimento nazionale con eccellenze riconosciute anche a livello internazionale, come evidenziato nella classifica “World’s Best Specialized Hospitals 2025” pubblicata dal settimanale Newsweek. Questo successo è attribuibile al personale, a partire dai medici di valore, supportati da uno staff competente e da una solida struttura tecnica e amministrativa, all’interno di un’azienda che conta oltre cinquemila dipendenti e si distingue in molte specialità di eccellenza.
Nella nostra Regione, Verona si distingue per un sistema sanitario pubblico funzionante, in competizione con un settore privato molto forte, attrattivo e performante. Tuttavia, la Regione Veneto non ha ancora fornito risposte adeguate alle nostre richieste di riconoscimento.
Una regione che da anni non riconosce le Risorse Aggiuntive Regionali, a differenza di quelle confinanti, il che si riflette nelle retribuzioni; infatti, esaminando il costo annuale 2021 (mef.gov.it), gli Infermieri del SSR del Veneto si collocano al nono posto, dopo Molise, Trentino-Alto Adige, Campania, Valle d’Aosta, Lazio, Toscana, Lombardia e Piemonte.
Nel 2019, prima della pandemia di Covid, si trovavano al quindicesimo posto.
Tornando all’AOUI, la Regione Veneto ha mostrato totale disinteresse anche verso il sacrificio di chi ha partecipato al nuovo sistema informatico ospedaliero (SIO), che, dopo più di un anno, continua a non funzionare, causando notevoli disagi al personale coinvolto. Purtroppo, in alcuni casi, si è persino tornati alla documentazione cartacea.
Ora c’è l’opportunità di attuare le previsioni del Patto per la Salute 2019-2021, demandando alla Giunta regionale del Veneto l’assegnazione di fondi per il personale del comparto fino al 2% del monte salari regionale.
La Giunta regionale ha la facoltà di differenziare l’incremento dei fondi tra le Aziende ed Enti del SSR, rispondendo a un reale bisogno di riequilibrio dei fondi contrattuali.
Gottardi conclude sottolineando che è necessario considerare la condizione del personale dell’AOUI di Verona, che attualmente riceve il peggior trattamento economico accessorio pro capite della Regione Veneto, a fronte di un servizio quotidiano di eccellenza rivolto ai cittadini di verona, veneti e Italiani.

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