L’infermiere di ricerca clinica: il clinical research nurse.
L’infermiere di ricerca clinica è un professionista che svolge attività di supporto alla ricerca in specifici contesti clinici e fornisce assistenza infermieristica a pazienti arruolati per protocolli sperimentali. Costituisce un importante elemento di congiunzione tra la pratica infermieristica e la ricerca; in quanto tale, l’infermiere di ricerca ha competenze organizzativo-manageriali e di metodologia della ricerca. L’infermiere di ricerca svolge inoltre un importante ruolo di educatore nei confronti del paziente candidato a uno studio clinico ed è la figura che, anche in quest’ambito, ha un contatto diretto con la persona presa in carico. Fa parte del team di ricerca operando in collaborazione con diverse figure professionali: medici, biologi, farmacisti, organizzazioni di ricerca.
La prima definizione degli infermieri di ricerca risale agli anni Ottanta negli Stati Uniti, nell’ambito degli studi oncologici, in cui l’infermiere si occupava di collaborare con i membri del team che conducevano lo studio di ricerca, attraverso procedure infermieristiche come l’esecuzione del prelievo ematico, rilevazione dei parametri vitali, ecc. Questo costituì una prima svolta per il ruolo dell’infermiere di ricerca, che si configurava come parte integrante del gruppo di ricerca.
L’infermiere di ricerca va distinto dall’infermiere ricercatore: quest’ultimo acquisisce tale ruolo dopo il conseguimento del dottorato di ricerca universitario e si occupa di condurre protocolli clinici, operando dunque come ricercatore.
Di cosa si occupa l’infermiere di ricerca?
– Svolgimento di attività correlate alla ricerca: l’infermiere collabora nella redazione dei protocolli di ricerca, gestisce il consenso informato (assicurandosi che il paziente lo comprenda in ogni sua parte), partecipa al reclutamento dei soggetti candidati allo studio e al follow-up.
– Somministrazione di farmaci sperimentali e assistenza infermieristica al paziente candidato allo studio clinico: le attività cliniche svolte dall’infermiere riguardano l’esecuzione di prelievi ematici ai pazienti candidati, la rilevazione dei parametri vitali durante le visite programmate, la raccolta di informazioni relative allo stato di salute del paziente e l’applicazione delle scale di valutazione. Una fase importante è la somministrazione del farmaco sperimentale, durante la quale l’infermiere fornisce tutte le informazioni al paziente sulla modalità di assunzione del farmaco e sulla comparsa di possibili effetti collaterali.
– Identificazione degli effetti collaterali dei farmaci: l’infermiere di ricerca riconosce l’eventuale comparsa di effetti collaterali di un farmaco sperimentale e procede con la sua gestione insieme al team di ricerca.
– Programmazione del percorso di studio clinico: l’infermiere si occupa di pianificare tutto il percorso del paziente all’interno dello studio clinico, a partire dal consenso informato fino al follow-up.
– Partecipazione alle visite ambulatoriali previste e registrazione dei dati: è fondamentale la raccolta di tutti i dati relativi al percorso di studio clinico del paziente e alle visite di controllo ambulatoriali, a cui l’infermiere di ricerca è sempre presente. Si occupa inoltre di assicurarsi che il paziente si presenti alle visite previste e che tutti i dati necessari siano stati raccolti.
L’infermiere di ricerca clinica garantisce il rispetto dei principi etici dello studio, della sicurezza dei partecipanti, della registrazione di tutti i dati necessari e del follow-up.
Il ruolo dell’infermiere di ricerca è molto importante, anche se in Italia non esiste ancora un riconoscimento legislativo e una definizione standardizzata, oltre ad essere una figura poco nota nell’ambito sanitario e per questo la sua diffusione risulta ancora limitata. L’American Nurses Association (ANA) negli Stati Uniti ha formalmente riconosciuto nel 2016 la figura dell’infermiere di ricerca, definendolo come un infermiere specializzato e una figura fondamentale per la salvaguardia dei pazienti coinvolti negli studi di ricerca.
“L’infermiere riconosce il valore della ricerca, della sperimentazione clinica e assistenziale per l’evoluzione delle conoscenze e per i benefici.” (Codice Deontologico, Art. 12)
“[…] Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati.” (Codice Deontologico, Art. 11)
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