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Del Gaudio (OPI Foggia): “no alla violenza, in prima linea ai Riuniti al fianco di Infermieri, Medici, OSS e Professioni Sanitarie”.

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Un problema crescente di violenza negli ospedali.

Negli ultimi anni, gli episodi di violenza nei confronti dei professionisti sanitari sono in continuo aumento. Medici, infermieri, OSS e altri operatori sanitari si trovano sempre più spesso esposti a minacce e aggressioni fisiche e verbali, in particolare nei reparti di pronto soccorso. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia, guidato dal presidente Michele Del Gaudio, ha deciso di prendere posizione netta contro questo fenomeno, chiedendo interventi urgenti da parte delle autorità politiche.

Il ruolo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia.

Il presidente Michele Del Gaudio, il vice-presidente Antonio Marchesani e l’intero direttivo dell’Ordine sono scesi in campo al Policlinico Riuniti di Foggia, uno dei principali centri ospedalieri della regione, per ribadire il loro impegno nella lotta contro le violenze in ambito sanitario. Al loro fianco, anche il presidente del Siiscof Giulio Ianzano e numerosi rappresentanti delle professioni sanitarie, dei sindacati e della dirigenza ospedaliera.

Tutti insieme hanno alzato la voce per dire “no” alle aggressioni contro gli operatori sanitari e hanno chiesto con fermezza l’intervento della politica, sia a livello regionale che nazionale.

Un appello alla politica: sicurezza e dignità per i professionisti sanitari.

L’appello dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche è chiaro: non si può più tollerare che i professionisti della salute lavorino nella paura. La mancanza di sicurezza e protezione nei luoghi di lavoro mette a rischio non solo il benessere fisico e psicologico del personale, ma compromette anche la qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai cittadini.

È stato ribadito che medici, infermieri, OSS e tutti i lavoratori degli ospedali, sia pubblici che privati, meritano di operare in un ambiente sereno e protetto. Le aggressioni, verbali o fisiche, non possono essere considerate un rischio “normale” del lavoro in sanità.

Le richieste dell’Ordine: interventi concreti e tempestivi.

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche, insieme ai rappresentanti sindacali e dirigenziali, ha chiesto alle istituzioni di mettere in atto misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario.

Tra le richieste principali:

  • Maggiore presenza di forze dell’ordine nei reparti critici, come i pronto soccorso.
  • Campagne di sensibilizzazione contro la violenza negli ospedali.
  • Modifiche legislative che inaspriscano le pene per chi aggredisce i lavoratori della sanità.
  • Supporto psicologico per il personale sanitario vittima di aggressioni.

Proteggere chi ci protegge.

In conclusione, la lotta contro la violenza negli ospedali non può essere rimandata. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia ha lanciato un chiaro messaggio: è tempo che la politica prenda sul serio la sicurezza dei professionisti sanitari. Solo attraverso un intervento deciso e tempestivo si potrà garantire un ambiente di lavoro sicuro e finalmente vivibile.

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