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L’infermiere scrittore: la narrazione nell’assistenza sanitaria.

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L’assistenza infermieristica è un’attività terapeutica, riabilitativa, palliativa, preventiva ed educativa, rivolta al singolo individuo e alla popolazione. Al di là di questa definizione teorica del termine, l’assistenza infermieristica comprende una moltitudine di ruoli che abbracciano diverse aree, alcune non ancora riconosciute (ad esempio l’infermiere di ricerca, o l’infermiere scolastico che si sta lentamente affermando come figura).

La scrittura esiste già da tempo nell’ambito dell’infermieristica. La stessa Florence Nightingale, fondatrice dell’assistenza infermieristica, era una scrittrice e giornalista affermata.

Tuttavia per molti la scrittura non riguarda la figura dell’infermiere e non è un ambito concreto in cui l’infermiere può svolgere il suo lavoro, considerando come punto più importante del suo ruolo soltanto l’assistenza al paziente. Ma è proprio per il contatto che l’infermiere ha con il paziente e il suo bagaglio di conoscenze scientifiche, che la sua scrittura può costituire una voce importante. L’infermiere ha una conoscenza basata non solo sulla teoria, ma soprattutto su azioni e prove, e questo può dare un contributo fondamentale nella scrittura.

La scrittura infermieristica può essere applicata in diversi ambiti:
– Divulgazione scientifica;
– Giornalismo sanitario;
– Promozione di programmi sanitari locali rivolti alla prevenzione e all’informazione pubblica;
– Narrativa;
– Auto-analisi e scrittura riflessiva;
– Ricerca clinica.

Esistono master universitari di divulgazione e comunicazione scientifica e corsi di formazione di scrittura che sono volti ad affinare le proprie abilità tecniche in questo ambito. Molti infermieri sono scrittori e giornalisti, che si dedicano anche alla stesura di articoli divulgativi e di ricerca all’interno di riviste scientifiche, alcune prettamente infermieristiche. La scrittura viene utilizzata come strumento di divulgazione anche attraverso i canali social, tramite la creazione di contenuti che siano accessibili a tutti e che diffondano l’informazione scientifica.

Inoltre, la scrittura può essere usata dall’infermiere anche come testimonianza dell’aspetto relazionale del suo lavoro con il paziente, come riflessione sugli aspetti psicologici del proprio ruolo: la scrittura riflessiva è una forma di scrittura che l’infermiere può usare per comprendere le proprie emozioni e di conseguenza anche quelle del paziente, sfruttando in questo caso la sua valenza terapeutica. La scrittura riflessiva è stata promossa per sostenere lo sviluppo delle competenze cliniche, relazionali ed etiche dell’infermiere e per promuovere la conoscenza di sé: è stato visto come questa pratica sia efficace già durante il percorso universitario, per stimolare l’apprendimento sulla base delle esperienze professionali e formative.

Il nursing narrativo è uno degli aspetti dell’assistenza infermieristica che pone al centro la relazione con il paziente e mira a raccontare la storia della sua malattia avvalendosi della scrittura; utilizzare la narrazione della malattia permette di elaborare e accettare l’esperienza della sofferenza. Una delle pratiche di scrittura più studiate nel nursing narrativo è quella del diario di terapia intensiva.

Il diario di terapia intensiva nasce per la prima volta in Danimarca negli anni ‘80, successivamente ha raggiunto la Svizzera, la Germania e l’Italia. Si tratta di uno strumento di nursing che prevede la stesura di un diario in cui l’infermiere scrive tutto ciò che accade mentre il paziente ricoverato non è cosciente: racconta, ad esempio, quando è stata effettuata la mobilizzazione del paziente per favorire la ventilazione e tutte le procedure messe in atto.

Il paziente ricoverato in terapia intensiva, al momento della dimissione, spesso ha dei ricordi frammentati a causa del trauma vissuto, della sedazione, o di eventuali stati di delirium e alterazioni dello stato di coscienza che possono insorgere durante la degenza: per questo motivo, il diario è uno strumento che servirà al paziente per elaborare la propria esperienza. Molti studi hanno confermato l’importanza di questa pratica per ridurre le ripercussioni psicologiche al paziente dimesso dalla terapia intensiva.

La scrittura può rappresentare una sfida per l’infermiere, sia per la sua complessità sia per il timore di avviarsi verso questa strada di cui si sente parlare poco.

Sognare di diventare uno scrittore pur essendo un professionista infermiere, può far emergere sentimenti di inadeguatezza e paura. Superare i pregiudizi è un primo passo per coltivare le proprie passioni e i propri sogni, e migliorarsi anche professionalmente.

La scrittura infermieristica può fornire un importante contributo per il mondo scientifico, per la società come mezzo di divulgazione ed educazione sanitaria, per i pazienti e le loro famiglie.

Dott.ssa Miriana Marmolino, Infermiera

Fonti

  • Roush, Karen PhD. Becoming a Published Writer. AJN, American Journal of Nursing 117(3):p 63-66, marzo 2017. | DOI: 10.1097/01.NAJ.0000513291.04075.82
  • Montagna L, Benaglio C, Zannini L. La scrittura riflessiva nella formazione infermieristica: background, esperienze e metodi. doi 10.1702/529.6312
  • Gundersen S, Blikstad-Løkkevik S, Brenna G, Steindal SA, Kvande ME. Critical care nurses’ assessment of writing diaries for adult patients in the intensive care unit – A qualitative study. Aust Crit Care. 2024 Sep;37(5):680-685. doi: 10.1016/j.aucc.2024.02.010. Epub 2024 Apr 15. PMID: 38627115.

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Autore

  • Dott.ssa Miriana Marmolino

    Infermiera iscritta all'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli dal 26/05/2021. Ha maturato esperienza professionale soprattutto lavorando come infermiera in RSA, presso un laboratorio di analisi cliniche e attraverso l'assistenza domiciliare. Lavora come infermiera presso la cooperativa "Medicasa" responsabile del servizio ADI. Appassionata da sempre di scrittura, scrive articoli di divulgazione scientifica per la rivista di medicina online "Tagmedicina" e per la piattaforma di articoli online "Med4care". Ha proseguito gli studi con un master di I livello in salute mentale. Fa parte della Redazione di AssoCareNews.it.

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