Perplessità sull’istituzione dell’Assistente Infermiere: una figura che rischia di creare confusione nel sistema sanitario.

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Gli Stati Generali dell’OSS, attraverso le parole di Gennaro Sorrentino, accolgono con favore l’evoluzione e la revisione della figura dell’Operatore Socio Sanitario (OSS), ma esprimono forti preoccupazioni riguardo alla prossima istituzione dell’Assistente Infermiere. Secondo Sorrentino, questa nuova figura rischia di creare una pericolosa confusione nelle strutture sanitarie pubbliche e private a causa della sua formazione limitata e della mancanza di un adeguato controllo da parte delle istituzioni competenti.

Formazione scarna e controllo regionale: un mix pericoloso.

Una delle principali critiche mosse è legata alla formazione dell’Assistente Infermiere, che viene demandata alle Regioni, senza un controllo unitario e adeguato. Questo potrebbe portare a una grande variabilità negli standard formativi, compromettendo la qualità del servizio offerto. “La sua formazione risulta scarna e, demandandola alle Regioni, priva di adeguato controllo, generando una pericolosa confusione nelle strutture sanitarie pubbliche e private,” afferma Sorrentino.

Mancanza di riconoscimento giuridico ed economico.

L’Assistente Infermiere, pur essendo considerato un operatore tecnico di interesse sanitario secondo la Legge 46 del 2006, non ottiene alcun riconoscimento giuridico ed economico. Inoltre, la figura non rientra nell’area socio-sanitaria prevista dalla Legge 3/2018, restando esclusa dall’obbligo di assicurazione professionale, come indicato dal Decreto Ministeriale 232/2023, pur svolgendo compiti che sono tipicamente infermieristici. “Si tratta di un paradosso che non solo svaluta la professione, ma rischia anche di esporre a rischi legali sia gli operatori che le strutture sanitarie,” sottolinea Sorrentino.

Valorizzare le professioni esistenti, non creare figure factotum.

Sorrentino conclude il suo intervento evidenziando l’importanza di valorizzare le professioni già esistenti, come le puericultrici, che rischiano di essere sostituite da operatori “factotum” senza la stessa preparazione specifica. “È essenziale recuperare professioni ad esaurimento come le puericultrici, evitando di sostituirle con un operatore tuttofare, ma valorizzando ogni ruolo professionale all’interno del sistema sanitario,” dichiara.

Gli Stati Generali dell’OSS chiedono quindi un ripensamento sull’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere, con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni di ruoli e garantire una maggiore chiarezza e sicurezza sia per gli operatori sanitari che per i pazienti.

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