Dom. Set 1st, 2024
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Il recente “flop” del concorsone per infermieri organizzato dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Lariana, che ha visto una partecipazione molto inferiore alle aspettative, è un sintomo allarmante delle criticità del sistema sanitario lombardo e, più in generale, italiano.

Il concorso, volto a coprire 306 posti di lavoro negli ospedali di Como, Varese e Busto Arsizio, ha attirato solo 150 candidati, dei quali solo 93 si sono effettivamente presentati per sostenere le prove.

Questo nonostante l’urgente necessità di personale infermieristico nella regione, dove mancano centinaia di infermieri negli organici.

La scarsa partecipazione al concorso mette in luce diverse problematiche che affliggono la sanità italiana:

  1. Condizioni di Lavoro e Retribuzione: Le condizioni di lavoro degli infermieri in Italia sono spesso difficili, con turni estenuanti e retribuzioni che non rispecchiano l’importanza e la complessità del ruolo. Questo è particolarmente evidente quando si confrontano le condizioni italiane con quelle offerte in altri Paesi europei, dove gli infermieri ricevono maggiore riconoscimento, sia in termini economici che di carriera.
  2. Migrazione Professionale: La conseguenza più diretta di queste condizioni è la “fuga” dei neolaureati italiani all’estero, dove trovano migliori opportunità di lavoro. La Svizzera, ad esempio, rappresenta una meta ambita per molti infermieri italiani, grazie alle condizioni di lavoro più favorevoli e ai salari più elevati. Questo fenomeno di “migrazione sanitaria” aggrava ulteriormente la carenza di personale in Italia.
  3. Gestione e Meritocrazia: Il sistema di gestione delle risorse umane nel settore sanitario italiano è spesso percepito come inefficace e poco meritocratico. Le difficoltà nell’avanzamento di carriera, le politiche di assunzione non sempre trasparenti e una percezione diffusa di scarsa valorizzazione professionale contribuiscono a demotivare molti infermieri.
  4. Impatto sul Sistema Sanitario: La mancanza di personale infermieristico ha un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza sanitaria. Meno infermieri significa maggiore carico di lavoro per quelli in servizio, aumento dello stress e del rischio di burnout, e potenziale deterioramento della qualità delle cure fornite ai pazienti.

In risposta al fallimento del concorso, le ASST coinvolte hanno già annunciato nuovi bandi, con la speranza di attrarre un numero maggiore di candidati, soprattutto dopo le lauree autunnali. Tuttavia, senza affrontare le cause profonde di questa crisi – come il miglioramento delle condizioni di lavoro e il riconoscimento economico e professionale degli infermieri – sarà difficile invertire la tendenza.

Questa situazione dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme per i decisori politici, chiamati a riformare un sistema che non riesce più ad attrarre e mantenere i professionisti necessari per garantire un’assistenza sanitaria di qualità.

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