Lun. Ago 12th, 2024

La cirrosi epatica è una patologia cronica e irreversibile del fegato caratterizzata dalla sostituzione del tessuto epatico normale con tessuto fibroso cicatriziale. Questo processo compromette le funzioni del fegato, che sono essenziali per il metabolismo, la detossificazione e la produzione di importanti proteine plasmatiche. Le cause principali di cirrosi includono l’abuso di alcool, epatiti virali (soprattutto B e C), e ostruzioni biliari croniche. Le complicanze sono molteplici e possono includere malnutrizione, ipoglicemia, disfunzioni della coagulazione, ipertensione portale, ascite, encefalopatia epatica e sindrome epato-renale.

Ruolo dell’Infermiere

L’infermiere gioca un ruolo cruciale nella gestione della cirrosi epatica, sia nell’educazione del paziente che nel monitoraggio continuo delle condizioni cliniche. L’assistenza infermieristica richiede competenze in vari ambiti, tra cui la raccolta e valutazione dei parametri vitali, l’identificazione di segni e sintomi, e la pianificazione di un piano assistenziale personalizzato.

Accertamento Infermieristico

Alla presa in carico di un paziente con cirrosi epatica, l’infermiere deve effettuare un accurato accertamento infermieristico che include:

  • Parametri Vitali:
    • Pressione arteriosa (PA)
    • Saturazione di ossigeno (Sat. O2)
    • Frequenza cardiaca (FC)
    • Frequenza respiratoria (FR) e qualità del respiro
    • Temperatura corporea
  • Valutazioni Specifiche:
    • Colorito e idratazione della cute
    • Stato del sensorio
    • Presenza di ascite e/o edemi agli arti, con misurazione della circonferenza
    • Rumori polmonari (per rilevare eventuale edema polmonare)
    • Valori ematici (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine, emoglobina, bilirubina, transaminasi)
    • Valutazione del dolore, localizzazione, intensità e ansia del paziente

Esempio di Piano Assistenziale

Caso Clinico

La signora Nerina, 63 anni, maestra prossima alla pensione, viene ricoverata con una diagnosi di cirrosi epatica.

All’accertamento infermieristico, si rilevano i seguenti parametri:

  • PA: 180/80 mmHg
  • Sat. O2: 92% in aria ambiente (AA)
  • FC: 88 battiti al minuto (bpm)
  • FR: 25 atti al minuto (am) con respiro superficiale
  • Sintomi: cefalea (valore 3 sulla scala NRS), oliguria, ascite, astenia, nausea, inappetenza, secchezza cutanea, ittero, irrequietezza, ansia lieve
Diagnosi Infermieristica

D.I.: Rischio di infezione correlato a compromissione delle difese dell’ospite secondaria a malattia epatica.

Obiettivo: La persona non presenterà segni e sintomi di infezione durante la degenza.

Pianificazione Interventi
  1. Garantire la privacy:
    • Effettuare l’igiene delle mani dell’operatore
    • Chiudere la porta della stanza e posizionare un paravento durante le manovre invasive
  2. Informare il paziente:
    • Spiegare al paziente le fasi e l’utilità delle manovre in termini comprensibili per aumentare la collaborazione
  3. Igiene personale e dell’unità di degenza:
    • Garantire quotidianamente l’igiene personale e dell’unità di degenza, biancheria pulita e un’adeguata areazione
  4. Monitoraggio dei segni di infezione:
    • Rilevare segni come dolore insolito, rossore, calore della cute, febbre (temperatura >38°C), diaforesi, aumento della FC e FR
  5. Tecnica asettica:
    • Garantire tecnica asettica nella gestione dei presidi invasivi per prevenire infezioni
  6. Somministrazione della terapia:
    • Somministrare correttamente la terapia prescritta dal medico, inclusi antibiotici se indicati
Attuazione Interventi
  • Igiene delle mani e privacy: Effettuare l’igiene delle mani, chiudere la porta della stanza e usare un paravento.
  • Informazione al paziente: Usare un linguaggio comprensibile per spiegare ogni procedura.
  • Igiene e ambiente: Assicurare che l’igiene personale e dell’ambiente siano mantenute per prevenire infezioni.
  • Monitoraggio continuo: Osservare continuamente per segni di infezione, e misurare regolarmente i parametri vitali.
  • Tecnica asettica: Seguire rigorosamente le tecniche asettiche nella gestione dei presidi invasivi.
  • Somministrazione della terapia: Somministrare i farmaci prescritti in modo accurato e tempestivo.
Verifica
  • Esito atteso: La paziente non presenta segni e sintomi di infezione durante la degenza.

L’assistenza infermieristica ai pazienti con cirrosi epatica richiede un approccio olistico e personalizzato. Gli infermieri devono essere attenti ai dettagli e lavorare in collaborazione con altri professionisti della salute per garantire un trattamento efficace e umanitario, migliorando così la qualità della vita del paziente.

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