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Edema Polmonare Acuto (EPA) e Assistenza Infermieristica.

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L’edema polmonare acuto (EPA) è una condizione medica grave che implica l’accumulo di liquido nei polmoni, compromettendo gli scambi gassosi e rendendo difficoltosa la respirazione.

L’assistenza infermieristica è cruciale per la gestione e il miglioramento delle condizioni del paziente. Il seguente piano assistenziale standard è mirato a fornire un quadro dettagliato delle attività infermieristiche necessarie per assistere un paziente con EPA.

Diagnosi Infermieristiche e Piano Assistenziale

  1. Compromissione degli Scambi GassosiObiettivo:
    • Migliorare gli scambi gassosi e ridurre la dispnea entro 48 ore.
    Interventi:
    • Garantire la privacy e spiegare le manovre al paziente.
    • Monitorare i parametri vitali: pressione arteriosa, saturazione di ossigeno, frequenza cardiaca e respiratoria, temperatura corporea.
    • Posizionare il paziente in posizione seduta con le gambe giù dal letto e il busto inclinato in avanti.
    • Implementare ossigenoterapia secondo prescrizione.
    • Monitorare e valutare i suoni respiratori e i rumori polmonari.
    • Gestire il bilancio idrico del paziente con controlli regolari delle entrate e delle uscite.
    • Pesare il paziente quotidianamente con la stessa bilancia e vestiti.
  2. Rischio di Complicanze CardiologicheObiettivo:
    • Stabilizzare le funzioni cardiache e prevenire complicanze.
    Interventi:
    • Monitorare elettrocardiogramma (ECG) e frequenza cardiaca.
    • Valutare e monitorare la pressione arteriosa invasiva e la pressione venosa centrale.
    • Controllare la diuresi oraria.
    • Somministrare farmaci secondo prescrizione (diuretici, broncodilatatori, ecc.).
    • Assicurarsi che il paziente mantenga un bilancio idroelettrolitico corretto.
  3. Gestione del Dolore e AnsiaObiettivo:
    • Ridurre il dolore e l’ansia entro 24 ore.
    Interventi:
    • Utilizzare scale validate per la valutazione del dolore e dell’ansia.
    • Somministrare analgesici e ansiolitici secondo prescrizione.
    • Informare il paziente su ogni procedura per ridurre l’ansia.
    • Creare un ambiente tranquillo e rassicurante.
  4. Prevenzione delle InfezioniObiettivo:
    • Prevenire infezioni correlate alle procedure invasive.
    Interventi:
    • Effettuare igiene delle mani rigorosa.
    • Utilizzare tecniche asettiche per ogni procedura invasiva.
    • Monitorare segni di infezione e segnalare tempestivamente.
  5. Educazione del Paziente e del CaregiverObiettivo:
    • Informare il paziente e il caregiver sulle misure preventive e la gestione della condizione.
    Interventi:
    • Educare il paziente sull’importanza della dieta povera di sodio.
    • Fornire istruzioni dettagliate sull’uso dei farmaci e degli strumenti per l’ossigenoterapia.
    • Coinvolgere il caregiver nel processo di cura per garantire un supporto continuo a casa.

Esempio di Piano Assistenziale

Caso: Sig. Antonio, 68 anni, con diagnosi di EPA

Accertamento Infermieristico:

  • P.A. 150/80 mmHg
  • Saturazione O2 92% in aria ambiente (AA)
  • Frequenza cardiaca 78 bpm
  • Frequenza respiratoria 28 atti/minuto con respiro superficiale
  • Dolore toracico valutato a 6 sulla scala NRS
  • Sibili respiratori, ortopnea, affaticamento, cianosi cutanea e delle mucose
  • Ansia moderata

Diagnosi Infermieristica:

  • Compromissione degli scambi gassosi correlata alla presenza di liquido nel tessuto polmonare, manifestata da dispnea, ortopnea e cianosi cutanea.

Obiettivo:

  • Miglioramento degli scambi gassosi e riduzione della dispnea entro 48 ore.

Interventi:

  • Garantire la privacy e informare il paziente.
  • Monitorare parametri vitali, bilancio idrico e peso corporeo.
  • Posizionare il paziente seduto con le gambe giù dal letto.
  • Valutare lo stato di coscienza.
  • Aiutare il paziente nelle attività per ridurre il carico su cuore e polmoni.
  • Somministrare correttamente la terapia prescritta dal medico.
  • Consultare un dietista per una dieta povera di sodio.

Verifica:

  • La persona dimostra un miglioramento degli scambi gassosi e una riduzione degli episodi di dispnea.

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