Ven. Ago 2nd, 2024

Salute, Onesti (DG Aisi): «Farmacie dei servizi, apprezziamo la volontà del Ministro Schillaci di avviare una regolamentazione, nel rispetto dei più complessi standard che gli ambulatori hanno sempre assicurato e continuano oggi ad assicurare».

«Accogliamo con sentito apprezzamento le recenti esternazioni del Ministro della Salute, che conferma la concreta intenzione di “sbrogliare l’intricata matassa” legata alla questione delle Farmacie di Servizio, avviando una regolamentazione che possa ripristinare l’equilibrio che fin qui è mancato e ricomporre così i pezzi del mosaico.

Da parte di Schillaci, non abbiamo motivo di dubitarne, c’è la ferma intenzione di garantire che le farmacie osservino i medesimi complessi standard che gli ambulatori hanno sempre assicurato, se davvero vogliono aderire ad un progetto che rappresenti un vantaggio per la collettività, senza in alcun modo inficiare il lavoro quotidiano e i sacrifici delle tante imprese sanitarie che nel nostro Paese rispettano da sempre le regole per garantire la sicurezza delle prestazioni offerte ai cittadini».

Così Giovanni Onesti, Direttore Generale di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti.

«E’ quello che chiediamo da tempo a questo Governo, ovvero che ogni azione intrapresa nel processo di evoluzione della nostra sanità, vada sempre e solo a beneficio dei malati, dei pazienti, dei soggetti più fragili, senza interessi di parte.

E se davvero l’obiettivo delle farmacie dei servizi è quello di contribuire a snellire le liste di attesa, si creino le condizioni per arrivare a questo, senza svilire l’impegno e la storia delle imprese sanitarie private, sia di quelle accreditate, che di quelle pure.

Non accetteremo che le farmacie possano diventare ambulatori sanitari, così come non è immaginabile che i farmacisti possano svolgere le medesime funzioni di medici e infermieri. L’equilibrio e il rispetto dei ruoli e delle competenze devono trionfare, proprio in nome della qualità della tutela della salute, che va elevata e rilanciata, e non certo minata e messa a repentaglio, con il solo scopo di velocizzare esami e visite specialistiche».

Queste le dichiarazioni di Giovanni Onesti, DG di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti.

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