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Responsabilità patrimoniale: quali sono i rischi per l’infermiere?

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Contesto normativo e fondamenti della Responsabilità Patrimoniale.

Con l’introduzione della Legge 8 marzo 2017, n. 24, nota come Legge Gelli, il quadro della responsabilità professionale degli operatori sanitari, inclusi infermieri e dirigenti infermieristici, è stato profondamente rinnovato. Questa legge non solo sottolinea l’importanza della sicurezza delle cure, ma ridefinisce anche la responsabilità amministrativa e patrimoniale, in particolare per quanto riguarda il diritto di rivalsa delle strutture sanitarie nei confronti dei professionisti sanitari.

Principi della responsabilità patrimoniale.

La responsabilità patrimoniale si riferisce a una forma di responsabilità civile che deriva da un rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione (PA). Essa si manifesta quando un dipendente pubblico, come un infermiere o un dirigente infermieristico, causa un danno patrimoniale, diretto o indiretto, allo Stato o a un’altra entità della PA a causa di atti, fatti o omissioni. Questo tipo di responsabilità è basato su:

  • Condotta Imputabile: Violazione dolosa o gravemente colposa degli obblighi di servizio.
  • Elemento Soggettivo: Presenza di dolo o colpa grave.
  • Elemento Oggettivo: Danno economico verificabile (danno emergente e lucro cessante).
  • Nesso di Causalità: Relazione tra la condotta del dipendente e il danno causato.

Diritto di rivalsa e prescrizione.

In caso di risarcimento al terzo danneggiato da parte dell’amministrazione, questa può rivalersi sul dipendente che ha causato il danno. Questo diritto di rivalsa è disciplinato dall’art. 22 del DPR 10 gennaio 1957, n.3. Le caratteristiche principali della responsabilità amministrativa includono:

  • Termine di Prescrizione: 5 anni.
  • Carattere Personale: L’obbligazione non è trasmissibile agli eredi.
  • Limitazione alla Colpa Grave e al Dolo: La responsabilità è limitata ai casi di dolo o colpa grave.
  • Parziarietà dell’Obbligazione: Ogni dipendente risponde solo per la parte di danno causata dalla propria condotta.

Esempi di responsabilità amministrativa.

La giurisprudenza ha illustrato vari casi in cui la responsabilità amministrativa è stata accertata:

  1. Corte dei Conti del Lazio, Sentenza n. 1606/2010: Illegittimo impiego di risorse finanziarie con turni di pronta reperibilità non urgenti, che ha comportato abuso nella gestione delle risorse ospedaliere.
  2. Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale della Toscana, Sentenza n. 183/2016: Risarcimento per mancata vigilanza del dirigente che ha portato a mobbing e demansionamento.
  3. Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio, Sentenza n. 193/2016: Risarcimento per assegnazione illegittima di mansioni superiori ad un dipendente, causando danno economico all’azienda sanitaria.

Rischi per dirigenti e coordinatori infermieristici.

I dirigenti e i coordinatori infermieristici devono essere particolarmente attenti alla gestione delle risorse e alle responsabilità amministrative, poiché il mancato rispetto degli obblighi può portare a conseguenze patrimoniali significative. È essenziale che abbiano chiari gli obiettivi del loro mandato e siano consapevoli delle risorse a loro disposizione.

Interpretazione della Legge Gelli e limiti della responsabilità.

Un aspetto ancora aperto all’interpretazione riguarda l’articolo 9, comma 5 della Legge Gelli, che stabilisce i limiti della somma che può essere richiesta come risarcimento dal dipendente. La somma non può superare il valore maggiore della retribuzione lorda o del corrispettivo convenzionale moltiplicato per il triplo. Questo solleva il dubbio se si debba considerare l’importo lordo annuo moltiplicato per tre, oppure l’importo lordo degli ultimi tre anni moltiplicato per tre.

Legge Gelli come cambiamento nella gesittione della responsabilità patrimoniale.

La Legge Gelli ha segnato un importante cambiamento nella gestione della responsabilità patrimoniale degli infermieri e dei dirigenti infermieristici. Questi professionisti devono essere consapevoli delle loro responsabilità e delle potenziali conseguenze patrimoniali delle loro azioni, garantendo sempre una gestione diligente ed efficiente delle risorse sanitarie e un’attenzione costante alla sicurezza delle cure.

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