Qual è la procedura esatta per eseguire un clistere evacuativo e a cosa deve fare attenzione l’Infermiere?
Eseguire un clistere evacuativo è una procedura infermieristica che richiede precisione, igiene e attenzione al paziente.
Ecco la procedura corretta e gli aspetti a cui l’infermiere deve prestare attenzione:
Procedura per l’esecuzione di un clistere evacuativo
1. Preparazione
- Verificare la prescrizione medica: tipo di clistere (es. acqua tiepida, soluzione fisiologica, glicerina), volume e temperatura.
- Valutare il paziente: controindicazioni (ragadi anali, emorroidi, occlusioni intestinali, recenti interventi chirurgici), stato di salute generale e capacità di collaborare.
- Preparare il materiale:
- Soluzione prescritta (500-1000 ml per adulti, 250-500 ml per bambini, a ~37°C).
- Sacca per clistere con tubo flessibile e cannula rettale (o catetere morbido).
- Lubrificante idrosolubile (es. gel di lidocaina o vaselina).
- Teli assorbenti, guanti monouso, panno per pulizia.
- Pad assorbente e contenitore per eventuali feci.
- Termometro per controllare la temperatura della soluzione.
2. Spiegare la procedura al paziente
- Ottenere il consenso informato.
- Spiegare che potrebbe avvertire stimolo a defecare durante l’infusione.
- Invitare a trattenere il liquido per 5-10 minuti (se possibile) per massimizzare l’effetto evacuativo.
3. Posizionamento del paziente
- Posizione laterale sinistra (Sims) con gamba superiore flessa per facilitare l’accesso rettale.
- Coprire il paziente per garantire privacy.
4. Esecuzione del clistere
- Indossare i guanti.
- Lubrificare la cannula rettale (3-4 cm per adulti, meno per bambini).
- Inserire delicatamente la cannula nell’ano (2-4 cm in direzione ombelico, poi parallelamente al sacro).
- Non forzare in caso di resistenza.
- Aprire il rubinetto e far scendere la soluzione lentamente (a ~1 m di altezza dal bacino).
- Sospendere se il paziente avverte dolore o crampi.
- Al termine, chiudere il rubinetto e rimuovere la cannula.
5. Gestione post-clistere
- Invitare il paziente a trattenere il liquido per il tempo indicato.
- Assistere il paziente durante l’evacuazione (aiutarlo se necessario).
- Monitorare:
- Quantità e caratteristiche delle feci (sangue, muco?).
- Reazioni avverse (dolore, vertigini, sanguinamento).
6. Documentazione
- Registrare:
- Tipo e volume della soluzione.
- Risposta del paziente (evacuazione efficace, effetti collaterali).
- Eventuali anomalie riscontrate.
Cose a cui prestare attenzione
✔ Igiene: lavaggio mani prima e dopo, uso di materiale sterile.
✔ Temperatura della soluzione: troppo fredda → crampi, troppo calda → rischio di ustioni.
✔ Pressione di infusione: evitare un flusso troppo veloce.
✔ Comfort del paziente: minimizzare imbarazzo e disagio.
✔ Segni di complicanze: perforazione intestinale (dolore intenso, sanguinamento), squilibri elettrolitici (se ripetuti clisteri).
Controindicazioni
- Sospetta occlusione/perforazione intestinale.
- Gravi emorroidi o ragadi sanguinanti.
- Pazienti con recente chirurgia colorettale.
Se eseguito correttamente, il clistere è una procedura sicura ed efficace, ma richiede attenzione e competenza da parte dell’infermiere.
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