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OSS picchiate brutalmente in ospedale, ormai siamo alla guerra civile.

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Aggressione brutale a Ivrea: due Operatrici Socio Sanitarie (OSS) picchiate in Ospedale. Ormai è guerra civile.

Questa mattina, al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea, si è verificato un grave episodio di violenza ai danni di due Operatrici Socio-Sanitarie (OSS). L’aggressione, avvenuta intorno alle 10:30, ha suscitato forte preoccupazione tra il personale sanitario e i sindacati, che già da tempo denunciano l’aumento di episodi di questo genere.

Il protagonista di questa brutale aggressione è un uomo di 46 anni, già presente al pronto soccorso dalla sera precedente. Questa mattina, per ragioni ancora da chiarire, l’uomo ha dato in escandescenza, prendendo di mira le due OSS in servizi.

Il personale del pronto soccorso ha immediatamente allertato le autorità, e sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale. L’uomo è stato fermato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. È un episodio che riaccende i riflettori sulla sicurezza del personale sanitario, sempre più esposto a situazioni di rischio.

Il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, ha segnalato l’episodio alla direzione generale dell’Asl To4 e al sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore. Giuseppe Summa, segretario territoriale del Nursind Torino, ha ribadito:

«Siamo nuovamente costretti a segnalare un’aggressione. Il problema, seppur complesso, non giustifica il fatto che non lo si affronti con determinazione.»

Nonostante le sollecitazioni, il tavolo sulla sicurezza, richiesto già lo scorso 17 febbraio, non ha ancora portato a risultati concreti.

Gli episodi di violenza ai danni del personale sanitario sono in aumento:

  • Aggressioni verbali e fisiche si verificano con crescente frequenza.
  • Gli accessi al pronto soccorso da parte di persone con problemi sociali, disadattamento e dipendenze sono in crescita, rendendo il contesto lavorativo sempre più complesso.

A livello regionale, sono state stanziate risorse per implementare misure di protezione e strumenti deterrenti per il personale sanitario. Tuttavia, resta incerto come e quando questi fondi verranno utilizzati. Questo lascia il settore sanitario in una situazione di vulnerabilità, senza risposte concrete.

L’aggressione alle due OSS di Ivrea è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano la necessità di interventi urgenti per garantire la sicurezza del personale sanitario. È fondamentale che le istituzioni, sia locali che regionali, agiscano con determinazione per affrontare questo problema e proteggere chi, ogni giorno, si prende cura della salute dei cittadini.

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