L’Infermiera e il dono della visione.
In una piccola città avvolta dal mistero, si ergeva un ospedale che, nonostante le sue pareti bianche e il profumo di disinfettante, era un luogo di vita e speranza. Qui lavorava Chiara, una giovane infermiera con un dono speciale: fin da piccola, aveva avuto visioni di Santi e della Madonna, che le parlavano come se fossero amici intimi, rivelandole eventi futuri.
Chiara era un’anima sensibile e altruista, sempre pronta ad aiutare gli altri. Ogni giorno, indossava la sua divisa verde e si immerse nel lavoro, ma nel profondo del suo cuore, portava con sé un segreto che la isolava. Le visioni, che avrebbero dovuto essere un dono, si sentivano più come una maledizione, poiché molti non avrebbero mai compreso.Un pomeriggio, durante un turno di routine, mentre sistemava le medicine in infermeria, una luce calda le avvolse la mente. La Madonna apparve davanti a lei, i suoi occhi pieni di dolcezza e saggezza.
“Chiara, due vite sono in pericolo. Un anziano e una giovane madre. Presto partiranno,” le disse con voce melodiosa.Il cuore di Chiara si fermò. Non era la prima volta che riceveva un messaggio così inquietante, ma questa volta era diverso. Sapeva di dover avvertire qualcuno, e il suo pensiero corse immediatamente al suo Coordinatore Infermieristico, Dott. Riccardo. Era un uomo pragmatico, un realista che non avrebbe mai creduto a storie di visioni e apparizioni.Quando Chiara entrò nel suo ufficio, il suo battito cardiaco accelerò.
“Dottore, ho avuto una visione. Due pazienti stanno per morire…” iniziò, ma Riccardo la interruppe con un sorriso scettico.
“Chiara, sei un’infermiera, non una veggente. Dobbiamo concentrarci su ciò che è reale.”Delusa, Chiara tornò al suo lavoro, ma il peso della premonizione la opprimeva. Nonostante ciò, il suo senso di responsabilità la spinse a parlare con la sua amica più fidata, Laura. Le raccontò tutto, e Laura, sempre solidale, le promise di sostenerla.I giorni passarono, e la realtà superò le sue peggiori paure. L’anziano signore, un ex maestro amato da tutti, morì improvvisamente in seguito a un attacco cardiaco, e pochi giorni dopo, la giovane madre, una donna con un sorriso contagioso, perse la vita in un tragico incidente. Chiara si sentì sopraffatta dal dolore, ma il peggio doveva ancora arrivare.Un pomeriggio, mentre si preparava a tornare a casa, ebbe un’altra visione. Questa volta la scena era più cupa: Dott. Riccardo era coinvolto in un grave incidente stradale. Chiara sapeva che doveva agire, ma la paura di non essere creduta la attanagliava. Decise di scrivere un messaggio, ma quando arrivò al suo ufficio, lo trovò deserto.La notte successiva, l’ospedale fu scosso dalla notizia: Riccardo era morto in un incidente. Chiara si sentì come se il mondo le crollasse addosso. Nessuno poteva capire il tormento che provava. Le sue visioni non erano solo immagini, ma pesi che la schiacciavano.La situazione si fece insostenibile. Chiara decise di affrontare la direzione dell’ospedale e di avvertire il personale riguardo a una nuova visione che l’aveva colpita: un’imminente catastrofe stava per colpire l’ospedale, mettendo a rischio la vita di molti pazienti. Raccolse il coraggio e si presentò all’incontro del personale.
“Vi prego, ascoltate. Ho visto… ho visto una tragedia in arrivo!” esclamò, ma l’aria era carica di incredulità. A quel punto, Laura, che aveva assistito all’assemblea, si alzò in piedi e difese Chiara, portando alla luce i recenti eventi che avevano colpito l’ospedale.Dopo lunga discussione e molte resistenze, il personale decise di prendere delle precauzioni. Chiara, pur tremante, si sentì finalmente ascoltata. E proprio come aveva previsto, un guasto nei sistemi di sicurezza portò a un potenziale disastro. Grazie all’allerta di Chiara, il personale riuscì a gestire la situazione e a salvare molte vite.La storia di Chiara si diffuse rapidamente tra i colleghi. Quella giovane infermiera, un tempo derisa, era diventata un simbolo di speranza e coraggio.
Ma dentro di lei, il peso delle visioni continuava a pesare. Aveva salvato vite, ma a quale costo?
“Il mio dono è un peso e una benedizione,” rifletté Chiara, mentre guardava il tramonto dalla finestra dell’ospedale. La luce dorata illuminava il suo volto, e per la prima volta, si sentì in pace con se stessa. Aveva trovato la sua strada, e, anche se le visioni continuavano a venire, sapeva che avrebbe affrontato il futuro con coraggio e determinazione.
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